Dopo il recente scandalo che hai coinvolto la Banca Popolari di Bari, il primo giorno dall’annuncio del fallimento di quest’ultima l’accusa lanciata dai media viene mossa contro la Banca d’Italia.
Nulla di strano, come naturale che sia, visto che è responsabilità della Banca d’Italia sorvegliare il sistema bancario italiano e di conseguenza sulla serietà di come e a chi viene prestato il credito erogato dalle banche, da cui proviene anche la solidità e la liquidità dell’intero comparto bancario-finanziario italiano.
Dall’altra parte la decisione della Banca d’Italia è stata quella di commissariare la Banca Popolare di Bari, decisione avvenuta venerdì. E, se da un lato i partiti Italia Viva e Movimento 5 stelle continuano a scontrarsi sul salvataggio e le responsabilità delle gravi perdite patrimoniali dell’istituto, Banca d’Italia ha pubblicato una scheda sul suo sito ufficiale in cui viene ribadito che i controlli e gli interventi sono avvenuti regolarmente, attività che tuttavia, secondo il ministro Di Maio sarebbe potuta essere più accentuata.
Inoltre, altri dubbi che fanno dubitare dell’operato della Banca d’Italia è stato il via libera al salvataggio di Tercas, fase in cui l’istituto si trovava in una fase di blocco delle attività di espansione, decisione della stessa Banca d’Italia.
Tuttavia, in caso di liquidazione dell’Istituto, secondo quanto affermato più volte dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Il Fondo Interbancario dovrebbe rimborsare ai correntisti con depositi sotto i 100mila euro un totale di 4,5 miliardi.