Novità sul tragico evento di Gaia e Camilla, le due sedicenni travolte a Roma, su corso di Francia, dal Suv alla cui guida sedeva Pietro Genovese di anni 20.
Dopo il tragico avvenimento, c’è stata la richiesta, e l’acquisizione da parte degli agenti della municipale, dei filmati delle telecamere presenti sulla via. Secondo quanto previsto sarà la consulenza cinematica a stabilire punto esatto e velocità, che secondo quanto espresso dall’ordinanza del giudice sarebbe “di gran lunga superiore al limite di 50 chilometri all’ora”.
Entrambe le parti, l’indagato e i genitori delle vittime hanno messo in campo un proprio perito per fare luce sulla faccenda, tuttavia sono emerse nuove testimonianze di alcuni testimoni i quali affermano che Gaia e Camilla quella notte stessero attraversando sulle strisce.
In base alla dinamica ricostruita le studentesse stavano per attraversare la strada, tanto che l’auto si era fermata per farle passare. La moglie del conducente della vettura ha dichiarato viste le condizioni metereologiche di non procedere lentamente, poi afferma, è arrivato il Suv.
L’autopsia ha riportato che le adolescenti sono morte sul colpo, e non sono stati rinvenuti ulteriori segni di schiacciamento. il pm ha disposto anche il prelievo dei liquidi biologici, che consentirà di capire se le due ragazze avessero bevuto o ingerito sostanze stupefacenti.
Intanto gli amici di Camilla hanno deciso di aprire una pagina Facebook per raccogliere offerte ad un’associazione non profit per le vittime stradali.