Ebbene sì, inizia con 10 milioni di dollari la campagna per le donazioni per la ricerca per curare il coronavirus.
Donazione molto sostanziosa quella di Bill Gates, come abbiamo sopra scritto, si parla di 10 mila dollari investiti in una campagna di ricerca.
La notizia trapela dallo stesso milionario americano qualche giorno fa, e sostiene che metà cifra sarà destinata alla Cina, e l’altra metà all’Africa.
La somma versata servirà non solo per lo sviluppo e la ricerca per una cura, ma è anche un aiuto ai volontari, e ai soccorritori nei posti contaminati.
Altre tre aziende conosciute nel mondo del make-up hanno risposto all’emergenza sono Swaroski, Estee Lauder, Shiseido e l’Oreal, quest’ultima ha donato cinque milioni.
Le case automobilistiche non si fanno dunque aspettare.
BMW, Toyota, Honda e Gac hanno optato le donazioni a favore di numerosi enti e istituti in fretta e furia per aiutare gli abitanti di Wuhan.
Le cifre si aggirano intorno ai cinque milioni di yuan (ovvero 650 mila euro).
Tesla non resta con le mani in mano, anzi, rende gratuite le cariche presso la rete di stazioni Supercharger finchè non sarà risolta la crisi sanitaria.
Pechino, decide di isolare la città con 11 milioni di abitanti, vietata la circolazione di euro e chiusi stazioni ferroviarie e aeroporto.
Numerose aziende incitano i propri dipendenti a lavorare da casa, e di non tornare al lavoro prima del 10 febbraio.
Diversa va la cosa per Shanghai, dove hanno sedi e uffici la Tesla, General Motors, Saic, la chiusura durerà fino all’otto febbraio.
Come abbiamo potuto già leggere, numerose sono state le donazioni, anche molto cospicue, da persone altrettanto importanti.
Molti paesi europei e non si sono offerti di collaborare con la Cina per eliminare definitivamente questo virus.
Moltissime sono le persone al lavoro che già cercano una soluzione che salvi la vita a centinaia e migliaia di persone.