Potrebbero inasprirsi ulteriormente i rapporti tra Austria e Italia dopo gli ultimi sviluppi sulla questione confini, visto che attraverso le parole del ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg: “Apriamo verso 7 Paesi confinanti e non ci saranno più controlli, come prima dell’emergenza coronavirus. I dati non lo consentono invece con l’Italia, ma intendiamo farlo il prima possibile” sottolineando che non si tratta di una decisione contro il nostro paese. Il governo austriaco è intenzionato ad effettuare nuovi controlli la prossima settimana per valutare una riapertura al più presto possibile, visto che la situazione coronavirus nella parte settentrionale del paese è migliorata sensibilmente rispetto ad alcune settimane fa.
Le proteste da parte dell’Italia
La decisione non è stata ben accolta da diversi esponenti politici italiani, uno su tutti Luigi Di Maio, ministro degli esteri che commentato questa decisione ai membri del suo staff: “gli individualismi violano lo spirito comunitario e danneggiano l’Europa e il mercato unico“, con i due ministri degli Esteri che molto presto avranno un nuovo confronto telefonico per risolvere la situazione.
Anche i toni del presidente del Veneto Luca Zaia sono simili, ricordando una situazione per certi versi analoga che ha visto il governo della Grecia a precludere inizialmente l’ingresso ai cittadini italiani, per poi correggere parzialmente la propria decisione: Sul tema delle frontiere, il governo greco ha capito di avere sbagliato. Del resto è inammissibile che un paese in area Schengen si comporti così” e anche la deputata di Fratelli D’Italia Sandra Savino ribadendo il concetto che l’Italia non è una “lazzaretto”, lamentando una sorta di discriminazione verso l’Italia da parte dell’Austria, che nel frattempo ha aperto le proprie frontiere pressochè a tutti i paesi confinanti.