Hanno inizio oggi le convocazioni per gli Stati Generali dell’economia, una sorta di appuntamento organizzato dal governo italiano per accogliere le proposte economiche da varie parti così da far ripartire il paese dopo l’emergenza e la successiva crisi dovuta al Covid-19, e gestire al meglio i fondi promessi dall’Unione Europa (il cosiddetto “Recovery Plan italiano”).
Dialogo per far ripartire il paese
L’appuntamento durerà fino al 21 giugno, e saranno presenti per l’occasione sia i rappresentati del governo che quelli dell’opposizione, come i sindacati, Confindustria, Confcommercio, Pm, terzo settore nonchè diversi intellettuali come Renzo Piano, Stefano Boeri e Massimiliano Fuskas. Sarà inoltre presente la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, la presidente della BCE Lagarde, il presidente del Parlamento Europeo Sassoli, la direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Gheorghieva, il presidente del consiglio europeo Charles Michel, mentre sarà assente Mario Draghi.
Assente anche l’opposizione politica rappresentata dal centrodestra con i rispettivi leader, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, anche se quest’ultimo ha dato disponibilità nel recarsi a palazzo Chigi.
L’apertura di Conte
Il Premier ha inaugurato il tutto presso la prestigiosa tenuta di Villa Pamphili a Roma: “Con la giornata di oggi si apre un dialogo che il governo intende portare avanti con tutte le forze del paese, si tratta di gestire uno snodo molto importante per la nostra economia” ed ha citato anche la Commissione Europea con la van der Leyen (tramite collegamento) con la quale condivide il concetto dell’impossibilità di tornare allo stato precedente della crisi dettata dal coronavirus, visto che ci sarà una forte contrazione del Pil, e in tal senso oltre agli aiuti europei il governo ha già stanziato 80 miliardi oltre a fornire garanzie varie.
Varato il piano Next Generation EU che porterà avanti un progetto di crescita seguendo tre linee fondamentali, transizione ecologica, modernizzazione del paese, inclusione sociale.
“Sarà opportuno gestire l’aspetto economico e non disperdere in mille rivoli poco producenti le risorse messe a disposizione”.