Frasi del buongiorno. La settimana lavorativa volge al termine e con un messaggio del buongiorno la mente si proietta già al weekend. È una piacevole coccola del mattino che consente di trovare l ‘energia per affrontare meglio la giornata.
Ci sono, talvolta, momenti difficili da superare ma un messaggio al mattino può strappare un sorriso. È un modo semplice ma concreto per dire che c’è la tua presenza e il desiderio di far sì che la giornata trascorra il modo sereno. È la condivisione di un momento che però può rappresentare davvero qualcosa di importante. Abbiamo qui preparato una raccolta di frasi del buongiorno così che tu possa scegliere quella che ti sembra essere maggiormente adatta. Vedrai che troveri quella appropriata da inviare alla persona che desideri.
Frasi del buongiorno – Venerdì – 25 giugno
• La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è quella di essere di buon umore. (Voltaire)
• Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi. (Ernest Hemingway)
• Non alzarti un giorno senza sapere che fare. Non alzarti un giorno fingendo di essere quel che non sei. Non alzarti un giorno con la paura delle cose che devi fare e dei sogni che vorresti seguire. Non alzarti un giorno senza ascoltare dentro quello che ti dà cruccio. Non alzarti un giorno senza pensare che c’è qualcosa che tu puoi fare per qualcun altro. Non alzarti un giorno giudicando gli altri intorno a te, invece di capirli. Forse la felicità altrui è differente dalla tua. Non alzarti un giorno senza ringraziare per viverne un altro ancora. (Sergio Bambaren)
• Svegliarsi, cominciare il lavoro e continuare a farlo fino allo sfinimento, finché gli occhi non possono e non vogliono più vedere, smettere, spegnere la luce, cadere in balia degli incubi, consegnarsi ad essi come ad una cerimonia senza pari. E il mattino dopo far di nuovo la stessa cosa, con la massima precisione, con la massima concentrazione fingendo che tutto ciò abbia un significato. (Thomas Bernhard)