Carriera non propriamente usuale, quella di Francesco Acerbi che ha saputo rialzarsi e trovare motivazioni sportive e non dopo diversi episodi problematici della propria vita. Oggi il difensore della Lazio è tra i più continui e apprezzati del nostro campionato.
Francesco Acerbi: Ruolo
Possente difensore centrale, Acerbi utilizza le proprie ottime capacità fisiche e ottimo senso della posizione per comandare i propri compagni. Nel corso degli anni ha migliorato le proprie capacità nel leggere i movimenti degli attaccanti.
Francesco Acerbi: Carriera
Cresciuto calcisticamente nel Pavia, esordisce nel 2006 tra i professionisti e dopo diversi i prestiti a Spezia e Trieste, nel 2008 ritorna alla base e disputa 56 presenze in due anni prima di passare alla Reggina, in serie B, prima in comproprietà e poi a titolo definitivo, dove vi resta fino al 2011, quando viene acquistato dal Genoa che lo cede in compartecipazione al Chievo Verona, dove colleziona 20 presenze totali in quella che è la sua stagione di debutto in massima serie: la giovane età sommata alle buone doti gli valgono il passaggio al Milan nel 2012, dove tuttavia non riesce ad imporsi non andando oltre le 10 presenze totali.
La sua carriera e la sua vita hanno una svolta nel 2013, durante il suo passaggio al Sassuolo: durante le visite mediche con i neroverdi gli viene diagnosticato un tumore al testicolo, obbligandolo ad un’intervento che ritarderà il suo esordio di diverse settimane, e dopo alcuni mesi dal primo intervento, durante i controlli antidoping gli viene diagnosticata una gonadotropina corionica, che sarà il preludio di un ritorno del cancro, costringendolo ad un nuovo stop. Ritornerà in campo nell’estate del 2014 e da allora diventa un punto fermo dei neroverdi, tanto da guadagnarsi il passaggio alla Lazio che lo acquista nel 2018 per 10 milioni di euro e diventando presto insostituibile per Simone Inzaghi.
Francesco Acerbi: Statistiche
173 presenze e 11 reti con la maglia del Sassuolo, società che lo ha tutelato anche durante il periodo della malattia (lui stesso ha ammesso che lo ha aiutato a diventare più forte e trovare gli stimoli necessari), doti che ha confermato con la maglia biancoceleste dove ha conquistato una Coppa Italia e una Supercoppa. La crescita degli ultimi anni è testimoniata anche dalle 6 presenze ed una rete con la Nazionale Maggiore.