Non si è ancora giunti alla vera e propria conclusione della triste vicenda terminata nel modo peggiore, che ha coinvolto Viviana Parisi e il figlio di 4 anni Gioele, il cui corpo è stato ritrovato pochi giorni fa non lontano dal luogo di ritrovamento di quello della madre.
Autopsia
Iniziata intorno alle 10 di mattina e terminata circa 4 ore dopo, l’autopsia sui resti del bambino, ha rivelato dei segni di aggressione di origine animale, anche se è da stabilire se questi siano stati effettuati quando Gioele era ancora vivo oppure se questo è avvenuto successivamente. Attorno ai resti sono state rinvenute delle piccole pietre, che una volta esaminate accuratamente serviranno per stabilire con precisione la corretta locazione del decesso, e come sia effettivamente accaduto. I periti hanno da subito definito il caso piuttosto complicato, visto che molti elementi hanno contaminato i resti sia della madre che del figlio. Il tutto è stato portato avanti dai medici legali Daniela Sapienza ed Elvira Ventura Spagnolo, dell’Università di Messina. Dopo una tac e poi con l’aiuto dell’entomologo e dello zoologo forense è avvenuta l’analisi vera e propria.
Nuovo sopralluogo
Nella giornata di domani è previsto un nuovo sopralluogo con la speranza di ritrovare i resti mancanti del piccolo. I familiari delle vittime hanno lamentato una certa lentezza delle operazioni di ricerca, come reso noto da Claudio Mondello, cugino di Daniele Mondello e legale della famiglia del padre del piccolo Gioele: “Quando ci hanno detto ‘impieghiamo i droni’ abbiamo immaginato che stessero operando con una ricerca attiva in tempo reale e non, dopo due settimane, al fine di apprezzare un evento già compiuto“.