Non sono certo mesi facili per Tik Tok, la popolarissima applicazione particolarmente diffusa negli ultimi mesi, al centro di diversi dibattiti che sono diventati anche teatro di scontri politici e talvolta ideologici.
Politica estera
Bytedance, ossia l’azienda che ha prodotto la celebre app è stata accusata dal presidente americano Donald Trump di essere una minaccia per la sicurezza nazionale, data la vicinanza dell’azienda cinese verso il governo di Pechino. Le accuse sono infatti quelle di cyberspionaggio, e la diffusione capillare di Tik Tok avrebbe preoccupato una parte consistente della politica occidentale sull’uso dei dati sensibili degli utenti.
Nonostante le smentite sia da parte della Cina che dalla stessa Bytedance infatti, Trump ha forzato l’azienda a cambiare proprietà e diventare americana o comunque liberarsi dal “giogo cinese”, tanto da creare un bando di acquisto con tanto di scadenza. La Bytedance si ha annunciato di fare ricorso visto che le è stato precluso usufruire di un processo.
Dimissioni
Le forti pressioni subite probabilmente dal governo americano hanno spinto il CEO di Tik Tok a rassegnare le dimissioni: Kevin Mayer infatti lo ha comunicato oggi, ammettendo le difficoltà di ricoprire questo ruolo nell’ambiente politico attuale, a suo dire decisamente cambiato negli ultimi tempi. Mayer ricopriva il ruolo di CEO dell’app da circa 3 mesi, ed ha un passato con la Disney.