Ci troviamo in Sicilia, a Lipari dove Valentina Vignali ha deciso di rilassarsi con le sue amiche nella bellissima isola. Hanno affittato una barca con uno skipper e da lì succede qualcosa di inaspettato, uno scempio che ancora gira attorno al corpo delle donne.
La mercificazione del corpo femminile esiste, ce lo dimostra oggi la cestista con la sua orribile esperienza che ha spinto lei e le sue amiche a mandare un messaggio importante contro il revenge porn e qualunque altra pratica di condivisione di foto e video senza consenso.
Valentina Vignali contro il revenge porn
L’ex concorrente del Grande Fratello Intervistata dal Corriere della Sera, racconta un episodio irrispettoso e deplorevole che ha vissuto. Si stava godendo il sole della Sicilia su una barca affittata insieme alle sue amiche, fin qui tutto bene finché non si accorgono che lo stesso skipper le stava fotografando. Così le ragazze si sono accorte che le foto indugiavano soprattutto sulle parti più intime:” Quando ci ha dato il telefono siamo entrate nella chat dove c’era lo schifo: foto di parti intime, seno, sedere, primi piani… Una cosa irrispettosa!”.
Valentina Vignali è più che pronta a denunciare lo skipper, perché sono episodi che non dovrebbero nemmeno esistere, così parte la sua battaglia contro il revenge porn e la diffusione senza consenso di foto intime e personale da parte di terzi. Una lotta che va avanti da decenni, e di certo la cestista non vuole stare zitta davanti a tutto questo. La sua forza nel pubblicare delle storie in cui racconta l’accaduto, ha sicuramente aiutato ad aprire gli occhi, ma soprattutto ad avere la forza di denunciare e di non giustificare mai queste dinamiche.
“Denunciate sempre…”
Dopo il racconto dell’accaduto, Valentina non si è esentata dal fare un discorso per tutti i fan che la seguono. La denuncia è la miglior arma che abbiamo e non possiamo passare sopra questi episodi, così nel suo profilo Instagram ufficiale afferma:” Denunciate, denunciate sempre quando qualcuno supera il limite. La popolarità e la libertà di espressione non sono una giustificazione per disporre del copro altrui. […] Che siano scatti rubati o foto private, se c’è una violazione non esitate, rivolgetevi all’autorità competenti” aggiungendo i profili della polizia postale e dei carabinieri.
Continua:” A volte capita di subire cose tanto schifose da restare immobilizzate… può succedere a tutte e ogni volta che lasciamo correre facciamo un danno, a noi è a tutte le donne. Reagire è possibile, in caso di pubblicazione non consentite o illegali, bisogna restare lucide. Conservate gli screenshot e denunciate!” Trovate il messaggio completo da poter leggere, è importante diffonderlo perché ciò non avvenga più.