I cittadini italiani si stanno lamentando in continuazione, ormai è impossibile prelevare. Un allerta bancomat lanciata da tutti gli italiani perché gli atm sono bloccati, ecco cosa sta accadendo nelle ultime ore.
Da Venerdì 15 aprile la situazione è nera, i bancomat hanno cominciato a non funzionare e i cittadini sono rimasti senza contanti. Durante quella giornata, infatti, cittadini e negozi si sono trovati in seria difficoltà davanti alla sospensione dei pagamenti del circuito Nexi, in tutte le regioni, con i POS che gestiscono PagoBancomat, Visa, VPay, Mastercard.
In molti hanno pensato che la banca avesse bloccato la carta, ma in realtà poi confrontandosi con altri hanno capito che era un errore comune.
Allerta bancomat: ipotesi attacco hacker russo
Inizialmente si parlava di un attacco hacker russo. Dall’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia, infatti si ipotizzano vari attacchi hacker dalla Russia con i paesi contro. Già i servizi di intelligence e sicurezza digitale sono in allerta e pronti a intervenire davanti a questo scenario, come in altri paesi, che blocca l’economia del Paese. La cosa quadra perché Mosca ha già minacciato l’Italia a causa delle pesanti sanzioni lanciate dall’Ue e dalla Nato.
Bancomat bloccati: ecco la vera causa
Nexi ha cominciato le indagini per accertare le cause di questo disservizio comune a parecchi cittadini, non dovuto sicuramente come si pensava alle troppe transazioni per le spese pasquali.
Il servizio è tornato regolare in poco tempo, ma ancora oggi ogni tanto ci sono dei problemi in qualche fascia oraria. Dipende da un guasto del fornitore Ibm, che si occupa della supply chain dei pagamenti digitali.
Niente hacker o attacchi dalla Russia, dunque, ma un semplice malfunzionamento che si è ripercosso su tutto il paese.
In realtà non è un caso, da qualche anno, lo Stato ha proposto la scelta di seguire una linea condivisa da altri paesi europei per limitare il contante, per questo tutti hanno temuto il peggio quando c’è stata la limitazione dei bancomat in alcuni giorni. Siccome ormai sono utilizzati perlopiù i pagamenti digitali, lo Stato vuole spingere in questa direzione.
Ecco perché fu introdotto il cashback ed è previsto un nuovo piano per il 2022, per incentivare le persone a fare pagamenti con carta, viene dato un rimborso direttamente sul conto corrente del consumatore. Ma non solo, molte multinazionali stanno spingendo verso questa direzione.
Limitare il contante: ecco da quando
Ormai il contante sarà sempre più limitato, soprattutto per i prelievi di importi alti. Ad esempio l’attuale limite è di 2000 euro, ma per il 2023 potrà essere dimezzato.
L’ipotesi è di avere meno sportelli bancari, quindi una nuova politica per i costi di commissione, che aumenteranno per i prelievi a banche differenti dal conto. Attualmente esiste una commissione fissa da 49 centesimi in sù, ma sarà decisa dalle banche e potrebbe aumentare proprio per evitare troppi prelievi.
Oltre a limitare l’utilizzo di contanti, lo Stato vuole attuare un piano per limitare le frodi informatiche e le truffe con carte di credito e inoltre contrastare l’evasione fiscale, obbligando tutti i negozi e liberi professionisti ad avere il pos.