Chi non ha il pollice verde di solito evita di tenere piante in casa ma alcune specie possono essere curate senza particolari attenzioni. Pertanto, non è necessario essere predisposti al giardinaggio o alla coltivazione in vaso, basta avere solamente un calendario organizzato per l’annaffiamento e la distribuzione del concime.
Molte piante crescono in autonomia con un solo piccolo contributo di acqua e una posizione favorevole allo sviluppo. Quindi, seguendo pochi accorgimenti, ogni persona si può trasformare in un fiorista provetto e godere del colore, la luce e la vitalità che le piante in casa o all’esterno sono in grado di offrire a tutti.
D’altronde il termine pollice verde indica nello specifico una capacità comunicativa tra uomo pianta attraverso l’uso del tatto, il senso con cui siamo cresciuti e abbiamo sviluppato la nostra intelligenza nei primi anni di vita. Non una mera tecnica di coltivazione studiata e progettata a tavolino dunque, ma la qualità di espressione che ogni essere umano sa manifestare.
Quando manca il pollice verde quali piante scegliere
Le piante più semplici da seguire sono le piante grasse come la Sanseveria, la Dracena (chiamata anche “Tronchetto della felicità), la Mammillaria Zeilmanniana e l’Aloe. Alcune piante che stazionano spesso sui balconi delle finestre sono i gerani e le erbe aromatiche. Infine, possiamo optare per alcune piante montane come l’Erica e il Pino mugo.
Tutte queste varietà hanno il comune denominatore di essere semplici da curare perché necessitano di poca innaffiatura, una composizione di terriccio semplice e sono piuttosto resistenti agli sbalzi di temperatura o al luogo in cui vengono sistemati. Certo, ognuno di queste ha le proprie preferenze, ma diciamo che in linea di massima resistono abbastanza bene agli ostacoli.
In linea generale, le piante grasse vanno annaffiate solo quando il terreno è secco e mai quando è ancora umido. I Gerani e le piante aromatiche, invece, non devono avere il terriccio secco ma poco umido prima di rifornirli di un nuovo apporto idrico. L’Erica e il Pino mugo, infine, sono piante che vivono all’esterno e quindi se hanno una predisposizione a ricevere l’acqua piovana non servirà nessuna innaffiatura. A meno che, ovviamente, non si presenti un lungo periodo di siccità e anche durante la stagione estiva dovremo fare attenzione che il terreno non secchi troppo.
Come comportarsi quando si compra una pianta
Quando compriamo una nuova pianta da mettere in casa o quando ci viene regalata dobbiamo subito informarci sulle sue necessità primarie. Basterà chiedere al fiorista oppure controllare su internet il metodo di coltivazione. In questo modo avremo una visione d’insieme sulla frequenza di annaffiatura, la sua corretta collocazione e la preferenza del terriccio.
Questi sono i tre aspetti fondamentali per far sì che la nostra nuova amica prosperi in salute. Possiamo scrivere le informazioni su un diario così da ricordarci quando ha bisogno di essere innaffiata. E una scorta di fertilizzante da utilizzare nei momenti in cui la pianta appare in difficoltà. Una buona organizzazione, a volte, sopperisce la mancanza di un pollice verde e la dimenticanza di doversene prendere cura.