In commercio esistono dei tipi di formaggi che si possono mangiare con il colesterolo e sono facili anche da preparare in casa. È pur sempre vero che dobbiamo seguire le indicazioni del nostro medico curante, il quale saprà indicare il regime alimentare corretto da seguire. Ma se proprio non riusciamo a rinunciare al formaggio cerchiamo almeno di consumarlo poche volte a settimana e le varietà a basso contenuto di grassi.
Possiamo consumare il classico formaggio con il latte di vaccino o quello vegano costituito da proteine vegetali. Quest’ultimo ha poche limitazioni e si può mangiare con il colesterolo alto perché ha pochi grassi. Il formaggio vegano può essere facilmente preparato anche a casa e nel web si possono trovare numerose ricette per realizzare e imitare i tipi di formaggio più famosi.
I formaggi di latte vaccino che si possono mangiare con il colesterolo
Come sappiamo i formaggi non sono gli alleati ideali per sconfiggere il colesterolo alto ma alcune tipologie di formaggio, per nostra fortuna, possono essere consumate. Il consiglio è sempre quello di non esagerare con il consumo di formaggio e di non oltrepassare le 3/4 volte a settimana qualora avessimo dei valori di colesterolo piuttosto alti.
In ogni caso, i formaggi che possono essere consumati pur avendo il colesterolo, in quantità limitate, sono:
- feta;
- gorgonzola;
- Parmigiano Reggiano;
- mozzarella;
- ricotta;
- crescenza;
- fiocchi di latte.
Questi tipi di formaggio sono freschi e non stagionati pertanto risultano più leggeri. Non possono essere mangiati tutti i giorni, però, ma solo suddivisi in un massimo di 4 giorni a settimana. Hanno un gusto rotondo e deciso e possono essere usati anche all’interno di varie ricette. In alternativa, qualora i nostri valori di colesterolo fossero eccessivamente alti potremo puntare su una soluzione vegetale, andando a conoscere le varietà di formaggi vegani.
I formaggi vegani
I formaggi vegani si possono mangiare con il colesterolo perché gli ingredienti principali sono costituiti da proteine vegetali. Si parte da una semplice base di latte o yogurt vegetale (spesso di soia o di riso), acqua e proteine batteriche. Ma possono anche mescolarsi con farine per ottenere i formaggi stagionati, lievito di birra essiccato, emulsionanti, esalatori di sapidità ed emulsionanti.
Individuare nel banco frigo un formaggio vegano è semplice, basterà controllare che compaia la dicitura “Dairy Free” sulla confezione. Tale scritta significa che quel tipo di formaggio è 100% di origine vegetale e quindi vegana. Esistono diversi tipi di formaggi vegani, i quali ricordano le fattezze e il sapore dei formaggi di latte vaccino più famosi. Per esempio, possiamo trovare:
- Blue French vegan, un tipo di formaggio morbido piuttosto saporito;
- mozzarelle, realizzate con latte e farina di riso;
- formaggio spalmabile vegano, il cui elemento base è lo yogurt di soia;
- fiocchi di formaggio, derivato dalla lavorazione del tofu con pochi grassi vegetali.
I formaggi vegani stagionati subiscono un passaggio ulteriore, in quanto trascorrono un periodo di tempo in un essiccatore così da creare la crosta, la quale può essere mangiata a differenza dei formaggi di latte vaccino perché non si forma la muffa.