Il sale è un micronutriente necessario al nostro organismo ma secondo gli studi specifici le persone ne assumono in quantità esagerate. Il motivo è presto detto: abbiamo abituato il nostro palato a non sopportare i cibi privi di sale. Per cui ogni qual volta andiamo ad assumere una pietanza dobbiamo percepire un sottofondo salato.
La quantità di sale utilizzato varia da persona a persona. C’è chi presta attenzione all’uso del sale e chi invece non se ne preoccupa andando a consumarne un quantitativo che supera le dosi giornaliere consigliate. Ma quali sono le dosi giornaliere consigliate? Ebbene, secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non si deve superare l’assunzione di 5 grammi di sale al giorno.
In 5 grammi di sale si nascondono 2 grammi di sodio. Il sodio è un’enzima che controlla la pressione arteriosa e l’assorbimento dei nutrienti e in più regola il volume del sangue. Questa è la dose giornaliera consigliata per gli adulti mentre per i bambini il calcolo va fatto in base al peso corporeo, all’altezza e al tipo di vita. Maggiore sono le dispersioni di energia e più sale può essere assunto.
Il sale occulto nei cibi
Il problema nel sovradosaggio non è tanto il nostro contributo personale ma il sale nascosto nei cibi. Infatti, tendiamo a consumare cibi già confezionati che hanno un alto contributo di sale ben occultato al loro interno. Naturalmente, il micronutriente non funge solo da fattore di gusto ma anche da conservante. Per questo viene introdotto in quantità sconsiderate all’interno degli alimenti. In sostanza, il contenuto salato si aggira a una percentuale del 75% in più rispetto ai cibi che vengono preparati in casa.
E, in seno a questo discorso, è stato calcolato che il consumo giornaliero si aggira intorno ai 10 grammi. La dose corrisponde al doppio rispetto a quella che dovremmo consumare. Di conseguenza ciò che dobbiamo fare è limitare il consumo di cibi confezionati così da introdurre nel nostro organismo un quantitativo inferiore di sodio.
Perché è importante limitare l’uso del sodio? Perché il sodio è il responsabile dell’aumento della pressione arteriosa e può causare ipertensione, ictus e infarti. Ma agisce anche nella salute del nostro cervello andando a portare gravi patologie nell’apparato cerebrovascolare che possono causare demenza, senilità e altri problemi più gravi e debilitanti.
Esistono delle alternative al sodio?
Abbiamo visto come un sovradosaggio del sale sia deleterio per il nostro organismo. Oltre a causare malattie cardiovascolari, colpisce l’apparato digerente per colpa della sua sapidità che disgrega l’ambiente alcalino del sistema digestivo. Ciò può provocare osteoporosi, tumori all’apparato digerente o malattie renali.
Il sale è difficile da sostituire però si può scegliere un tipo a basso contenuto di sodio. In ogni caso può essere sostituito con il gomasio, la salsa di soia e le alghe. Il tahini è un’altra ricetta mediorientale realizzata con i semi di sesamo bianchi. Dona un apporto leggermente salato ai cibi senza sovrastare i sapori originali. Queste soluzioni alternative sono ottime per sostituire il sale anche se nessuno fra questi eguaglia il gusto salino a cui siamo abituati.