L’ISEE è una dichiarazione in cui vanno aggiunti, molteplici dati, affinché si possa misurare la situazione economica delle famiglie italiane. Fare questa domanda serve anche a richiedere agevolazioni o bonus in caso servisse un aiuto economico. Si possono richiedere ad esempio i bonus bebè, i bonus sulla casa, delle agevolazioni per i mezzi pubblici o per l’università.
Per i tantissimi dati che l’Isee richiede tra cui i redditi prodotti, gli immobili posseduti, la giacenza media dei conti, le carte di credito, le auto, le moto, i titoli, i conti, i libretti, le azioni, i depositi, le carte, le partecipazioni e l’affitto, questa domanda è molto complicata da fare e richiede particolari attenzioni.
ISEE, cosa accade se non dichiaro tutto? Ecco la risposta
Quando non si dichiara tutto, può succedere per due motivi, un errore casuale o un ‘errore’ fatto apposta. Nel primo caso, se c’è stata una svista e quindi un errore accidentale, vi si può porre rimedio tranquillamente. Infatti, dopo la richiesta dell’ISEE, sono concessi 10 giorni in cui si possono correggere gli errori commessi, attraverso un’altra dichiarazione che va a modificare o a sostituire quella precedente.
Il problema sussiste quando questi ‘errori’, non sono casuali. Ma sono fatti con l’intento di ricevere delle agevolazioni che in realtà non spettano perché si ha un ISEE più alto rispetto alla soglia richiesta.
Quando succedono queste cose, si può rischiare di essere perseguibili penalmente, perché è come se si stesse truffando lo stato. Chi dichiara e usufruisce di agevolazioni con atti falsi e quindi riceve dei soldi che non gli spettano è prevista una sanzione tre volte superiore rispetto a quelli percepiti.
Le sanzioni inoltre, possono variare dai 5164 euro fino a 25822 euro.
Se si omette qualsiadi forma di documento, dopo i controlli dell’Agenzia delle Entrate, la procedura viene bloccata e la richiesta deve essere obbligatoriamente ripresentata.