Il contesto moderno ha indubbiamente portato alla scoperta di numerose patologie e disturbi di vario genere, oppure ha evidenziato una maggior tendenza di malattie già esistenti: i diversi fattori che hanno contraddistinto i tempi recenti come il Covid ad esempio ha portato una serie di disturbi sia legati alla psiche, sia collegati ad vari effetti collaterali definiti da post Covid, ossia percepibil anche a distanza di diverse settimane e mesi dopo aver contratto ed essere guariti dal coronavirus. In corrispondenza della primavera inoltre i numerosi soggetti allergici hanno la tendenza a soffriire maggiormente rispetto alla media. La stanchezza e sonno continuo possono essere facilmente riconducibili a questi fattori ma possono essere anche sintomo di altre problematiche.
Stanchezza e sonno continuo? attenzione, può trattarsi di questo disturbo
Una stanchezza cronica ed un bisogno di dormire più alto della media sono tendenzialmente noti come astenia, dal greco asthenes, che significa più o meno “senza forza”. Se per molti si tratta di una condizione passeggera riconducibile proprio ad allergie, stress, e altre situazioni analoghe, se non scompare entro qualche settimana e sopratutto, se questa condizione peggiora al punto da compromettere le normali funzioni e operazioni giornaliere possono essere sintomo di disturbi precisi.
L’astenia di per se infatti non indica una malattia ma una condizione, che può essere un campanello d’allarme per altre malattie anche serie: solitamente le difficoltà a mantenere le forze possono essere legate ad un disturbo legato all’apparato respiratorio come la sinusite, una forma di apnea notturna, fino ad arrivare a problematiche più serie come un ascesso polmonare, enfisema, insufficienza respiratoria, per fare qualche esempio.
Anche le malattie auto immuni spesso portano l’aastenia tra i principali sintomi, quindi artrite reumatoide, angina, ma anche infezioni di tipo batterico o fungina. Anche eventuali tipologie di diabete tendono a provocare una stanchezza diffusa. Possibile anche l’ingerenza di malattie gastro-intestinali come ad esempio gastroenteriti, colite ulcerosa, morbo di Crohn.