Molte persone non riconoscono la glicemia non perché siano superficiali ma semplicemente perché non sanno interpretare i sintomi. L’iperglicemia o l’ipoglicemia può causare dei sintomi che talvolta possono essere confusi con altre sintomatologie. Ma se persistono nel tempo dobbiamo correre ai ripari, contattare il nostro medico di base e sottoporci a degli esami diagnostici specifici.
La glicemia non è altro che la concentrazione di glucosio nel sangue ed è un parametro ematico a cui si fa riferimento per valutare i valori degli zuccheri nel sangue. Se i valori sono sballati a causa di un fattore genetico o di scarsa attenzione al nostro benessere si può presentare il diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2.
L’ipoglicemia indica che nel nostro sangue è presente una quantità troppo poca di zuccheri mentre l’iperglicemia una quantità talmente alta da preoccupare i medici. La scomposizione degli zuccheri avviene nel pancreas per mezzo di una molecola chiamata insulina ma se questa sostanza non funziona a dovere, ecco che si possono presentare i problemi di diabete.
Se non si riconoscono i valori alti o bassi di glicemia si può incorrere in gravi problemi legati al sistema neurologico e cardiocircolatorio. Inoltre, i problemi di glicemia vanno ad attaccare le funzionalità di organi e tessuti debilitando in maniera preoccupante il nostro organismo finanche a provocare la morte.
In molti non riconoscono la glicemia? Vediamo i sintomi dell’ipoglicemia
L’ipoglicemia si determina quando i valori di glucosio nel sangue sono inferiori ai parametri di 55 mg/dl. A causare il calo di zucchero potrebbero essere diversi fattori come bere alcol a stomaco vuoto, uno scarso apporto di carboidrati, un lavoro o uno sforzo fisico troppo intenso, un ritardo nell’assunzione del pasto, un eccesso di insulina o la febbre.
I sintomi dell’ipoglicemia sono totalmente differenti da quelli dell’iperglicemia e possono essere confusi con problemi di stanchezza generale. Se persistono nel tempo, però, iniziamo a preoccuparci. Con l’ipoglicemia possono verificarsi:
- tachicardia o aritmia;
- disturbi del linguaggio e intorpidimento di lingua e labbra;
- temperamento instabile;
- capogiri, stanchezza o svenimento;
- confusione mentale e perdita di concentrazione.
Qualora non venisse curata l’ipoglicemia potrebbe causare svenimenti improvvisi e convulsioni.
Sintomi dell’iperglicemia
L’iperglicemia, abbiamo detto, è una presenza massiccia di zuccheri nel sangue. Viene calcolata su un valore di 126 mg/dl a digiuno oppure 200 mg/dl a seguito di un pasto. Il problema compare a causa di una dieta troppo ricca, dello stress, della sedentarietà e dell’assenza di attività fisica o per un fattore di tipo genetico. I sintomi che contraddistinguono l’iperglicemia sono:
- necessità di urinare spesso associato a una continua sete;
- confusione mentale e vista offuscata;
- difficoltà nel guarire dalle ferite;
- dimagrimento;
- fiato corto;
- comparsa di infezioni.
L’iperglicemia è ancora più pericolosa dell’ipoglicemia perché i soggetti che non la curano possono rischiare il coma. È un metodo che il nostro organismo studia per appianare le difficoltà e trovare una soluzione al problema. Per questo è molto importante tenere sempre sotto controllo i valori della glicemia soprattutto per le persone che non riconoscono la glicemia e i suoi sottili e velati sintomi.