Il miele è un alimento che ha fatto parte della vita dell’uomo dalla preistoria fino ad oggi. Sappiamo che le api sono comparse tra i 50 e i 25 milioni di anni fa, ma le prime testimonianze dell’incontro tra uomo e ape risalgono a circa 10 mila anni fa.
Il 1600 vede l’inizio della coltivazione della canna da zucchero e della barbabietola. L’uso dello zucchero si diffuse ampiamentesolo dal Settecento, quando la sua produzione si ingrandì al punto tale da renderlo tanto più conveniente e accessibile rispetto al primo citato.
Per tal motivo, lo zucchero sostituì gradatamente il miele, il cui consumo diminuì. Difatti solo a partire da inizio Novecento si cominciò a concentrarsi in maggior misura sul miele e sulle sue diverse varietà. Fino ad allora le differenziazioni erano basate su osservazioni visive o di gusto.
Negli anni ‘20 in Italia iniziò a farsi largo il concetto di miele uniflorale e della necessità di identificare il miele in base al tipo di fiore da cui è prodotto. L’interesse nei confronti di questo alimento e delle sua specificità è stato talmente numeroso da spingere alla creazione di appositi corsi di analisi sensoriale e concorsi su scala nazionale per scovare i mieli di qualità migliori.
Il miele può sostituire lo zucchero? Ecco cosa è stato scoperto
Sulla possibilità di sostituire lo zucchero con il miele, uno studio ci dice che non è così conveniente. Quest’ultimo dal punto di vista biochimico, è uno zucchero, la sola discrepanza, almeno dal punto di vista dei macronutrienti, è la miscela di zuccheri di cui è formato.
La sostanziale differenza tra due è che dipende dal fatto che zucchero e miele contengono zuccheri semplici chimicamente differenti, è il potere dolcificante. Il miele a freddo è più dolce rispetto allo zucchero, quindi in linea teorica per ottenere la stessa dolcezza, se ne può usare di meno.
Dunque per concludere, non bisogna esaltare lo zucchero, perché non fa male, sicuramente non fa male più del miele. L’eccesso di zucchero fa male, e alcuni alimenti ne favoriscono il consumo eccessivo ed è quindi a questi alimenti che bisogna fare attenzione.
In sostanza, quindi bisogna fare attenzione a tutte e due gli alimenti, che in grandi quantità non fanno bene alla nostra salute.