La rosa più rara è quella che ha rischiato l’estinzione ma che ora ha raggiunto le 300 copie e sta prolificando sempre più. Il suo nome è “Garden Club Biella” e come si può immaginare è stata ritrovata qui in Italia, in una cascina abbandonata. La sua dimora era nascosta da una folta vegetazione che ormai aveva sopraffatto la sua apparizione.
Per fortuna quella rosa ha trovato un angelo custode che l’ha salvaguardata e protetta, anche se è successo tutto per puro caso. O forse no? Può darsi che sia stata proprio la pianta a richiamare l’interesse della custode e ha agito, senza che lei lo sapesse, affinché la sua vita non finisse sepolta nell’oblio.
La scoperta di questa rosa sembra quasi una favola moderna in cui compare un cavaliere in veste di donna, questa volta, e una povera donzella in difficoltà, in veste di pianta selvatica. Uno strumento magico, ovvero il profumo delizioso e accattivante della rosa, permette loro di entrare in contatto e in qualche modo di non dividersi più. E vissero per sempre felici e contenti.
La fiaba della Garden Club Biella
C’era una volta una rosa che vestiva di petali color rosso rubino. La pianta era vezzeggiata, coccolata e curata affinché crescesse e fiorisse per emanare quel gradevole profumo capace di avvolgere gli spiriti più intrepidi. Purtroppo un giorno venne a far visita la morte nella dimora e si portò via la proprietaria.
La rosa tentò di rianimare la donna con il suo profumo suadente ma non ci fu nulla da fare. La donna se n’era andata e non sarebbe tornata mai più. E ora chi si sarebbe presa cura della rosa? Passarono gli anni e la vegetazione attorno a lei crebbe fino a sommergerla. La rosa, però, non si perse d’animo e sempre per mezzo del suo profumo cercava di attirare l’attenzione delle persone che talvolta passavano dalle sue parti.
Finché un giorno arrivò una signora che decise di acquistare la casa e di ristrutturarla. Furono giorni di lavori serrati mentre per la rosa furono momenti di studio per capire come attrarre quella donna a lei. Finalmente un bel giorno ci riuscì e annusato il suo profumo e accarezzato i suoi petali, la rosa seppe di essere salva e che la sua felicità sarebbe ritornata a rifiorire.
La scoperta della rosa più rara al mondo
Fu Mimma Pallavicini un’appassionata di botanica a comperare quella casa nel 1991 a Donato, nei pressi delle Alpi biellesi, e a scoprire la rosa più rara al mondo. Non la notò da subito ma quando iniziò a emanare il suo incantevole profumo, in primavera, la vide nei pressi di una pergola. Ne rimase piacevolmente colpita perché assomigliava a una specie di rosa antica ungherese pur senza essere del tutto simile.
Così decise di far vedere quella rosa ad altri esperti ma tutti furono unanimi nel concordare che non ne avevano mai veduto una specie simile da nessun’altra parte. Era nata una dea e avevano trovato la rosa più rara al mondo, la Garden Club Biella.