Parliamo di glicemia alta, o iperglicemia, quando il glucosio nel sangue, determinato al mattino a digiuno, supera i 100 mg/dl e quando, dopo aver mangiato a 2 ore dal pasto, si registrano valori > 140 mg/dl.
In seguito agli esami del sangue, nelle persone con primo paragone di elevata glicemia a digiuno, il dato va confermato da un secondo prelievo seguito dal controllo dell’emoglobina glicata, ovvero la media delle glicemie degli ultimi 3 mesi.
Al valore della glicemia, é sempre accompagnate anamnesi e la storia clinica familiare del paziente. Nei soggetti con parenti di primo grado, colpiti da diabete e valori di glicemia compresi tra 110-125 mg/dl. Si consiglia l’attuazione del Carico Orale di Glucosio, più dettagliatamente si tratta della valutazione della glicemia su prelievo ematico a digiuno e a due ore dall’assunzione per os di 75g di glucosio. Con valori superiori a 200 mg/dl, si fa un’analisi di diabete mellito.
Ritornano poi nei limiti di norma risposte con glicemia a 2 ore dal pasto <140 mg/dl, mentre nella fascia compresa tra 141-199 mg/dl si parla di diminuita sopportazione ai carboidrati.
Quale pasta mangiare per la glicemia alta: ecco la risposta.
Sia l’iperglicemia a digiuno che la ristretta tolleranza ai carboidrati, sono condizioni a forte azzardo di sviluppo del diabete. Combattere la glicemia alta significa anche fare dei sacrifici a tavola. Ad esempio, uno tra tutti la pasta vediamo ora la migliore da consumare per non innalzare i livelli glicemici.
La pasta, inversamente a quanto si pensa, è un alimento che non deve essere rimosso. Ma piuttosto consumato nelle giuste quantità e abbinato ai cibi giusti. La pasta scondita ha indice glicemico più elevato rispetto a quella saltata in padella con olio extravergine d’oliva e verdure.
I vegetali, soprattutto quelli a foglia sono degli ottimi compagni per conservare stabile i livelli di zuccheri nel sangue. Abbinate alla pasta, rendono più lento l’assorbimento degli zuccheri nel tratto intestinale. Il merito è sempre del benessere di fibre solubili che modellano all’interno dello stomaco una sorta di gel che insieme ai grassi buoni dell’olio frenano il loro assorbimento. l pesce è un cibo a basso indice glicemico.
Apporta proteine che permettono di tenere a bada la glicemia post pasto perché riducono l’assorbimento dei carboidrati della pasta.