Per glicemia si intende la quantità di glucosio presente nel sangue. Sia la mancanza sia la sovrabbondanza di glucosio nel sangue possono risultare molto nocivi. L’eccesso è meno sintomatico del difetto. Però, nel lungo termine l’iperglicemia cronica provoca problematiche metaboliche anche gravi.
La glicemia aumenta dopo i pasti e diminuisce col digiuno; difatti un organismo sano è in grado di gestirla tenendola entro un intervallo fisiologico. Il glucosio nel sangue può essere determinato con un’analisi di laboratorio o con l’aiuto di un glucometro.
La fascia di normalità è compresa tra 70-99mg/dl. Si definisce alta la glicemia che raggiunge e oltrepassa: i 100mg/dl a digiuno,i 200mg/dl dopo un pasto abbondante i 140mg/dl dopo un carico orale di glucosio.
La glicemia alta cronica può provocare diversi problemi come aterosclerosi, vasculopatie ecc, soprattutto quando evolve in diabete mellito tipo 2. Le cause dell’iperglicemia possono essere di natura comportamentale, ambientale e genetica.
La glicemia alta porta sonnolenza? Ecco lo studio che rivela la verità
Le certezze scientifiche rammentano che il sonno è importante anche per in mantenimento del corretto metabolismo corporeo che dipende in gran parte dall’alimentazione e dall’attività fisica, oltre alla propensione genetica. Un sonno scarso o disturbato può annullare questo equilibrio e portare allo sviluppo di obesità e diabete di tipo 2.
Gli studi sperimentali stanno cominciando a fornire la prova del legame diretto tra la perdita di sonno e la capacità del corpo di metabolizzare il glucosio, controllare l’assunzione di alimenti e tenere la stabilità energetica. La risposta del corpo alla perdita di sonno, infatti, somiglia al fenomeno della resistenza all’insulina, l’ormone che aiuta l’organismo ad usufruirsi del glucosio per produrre energia.
Quando la glicemia è alta, i reni provano ad abbassare l’abbondanza di glucosio attraverso l’urina e obbligano ad andare spesso al bagno, troncando il sonno. Se la glicemia è troppo elevata o troppo bassa durante la notte, si va incontro a un sonno di scarseggiante qualità. Il giorno dopo si avverte stanchezza e, per tirarsi su, si può rischiare di mangiare cibo ipercalorico o in abbondanza per cercare di integrare la carenza di energia.
Si sta lavorando ancora ad una reale e forte soluzione a questo problema connesso al sonno associato alla glicemia alta, il consiglio migliore ad oggi è quello di cercare di avere una corretta alimentazione per limitare danni e disagi.