Se il contesto dei contanti si fa sempre più “stringente” in termini di limiti, quello dei pagamento digitali, di riflesso, diventa sempre più “aperto” e diversificato. E’ facile identificare le motivazioni che portano ai vari bancomat, carte e bonifici di varia natura ad essere “preferiti” rispetto al contante. Maggior possibilità di tracciare i trasferimenti, e quindi maggiori difficoltà da parte dei cittadini di “evadere” e sfuggire ai controlli fiscali, ed una maggiore “trasparenza” generale rendono in particolare i bonifici particolarmente “graditi” dai governi. La diffusione è diventata capillare sopratutto con gli smartphones, che sopratutto attraverso le app bancarie danno la possibilità di effettuare gran parte delle operazioni che un tempo necessitavano l’utilizzo di filiali e ATM: ad oggi effettuare un bonifico è molto semplice e quello istantaneo risulta essere tra i più utilizzati degli ultimi tempi.
Bonifico istantaneo, ecco cosa accade se supero l’importo massimo
Ufficialmente è nato nel 2017, tecnicamente viene chiamato SEPA Instant Credit Transfer (SCT Inst) ovvero Bonifico Istantaneo SEPA, funziona esclusivamente presso la Single Euro Payments Area, l’area europea dei pagamenti, di cui fanno parte sia l’Italia che altri 36 paesi. Come tradisce il nome il bonifico istantaneo permette di inviare in maniera praticamente immediata importi anche piuttosto elevati: dal 1° luglio 2020 l’importo massimo per ciascun bonifico istantaneo è pari a 100.000 euro rispetto ai precedenti 15.000 euro.
Ad oggi oltre il 60 % degli istituti bancari attivi in Italia permette l’utilizzo di questa forma di bonifico che, va ricordato, per sua stessa natura non è facilmente rimborsabile, a differenza del bonifico ordinario o di quello standard SEPA. Generalmente sono proprio le banche a sviluppare limiti in molti casi inferiori ai 100.000 euro. Se l’importo eccede durante un bonifico è la banca a “bloccare” la transazione oppure “spostandola” su un circuito di bonifico tradizionale, dietro avviso preventivo.
In pratica se l’importo legato al bonifico istantaneo è troppo alto, quest’ultimo “diventa” ordinario.