Mangiare mortadella è uno dei piaceri della vita perché il suo sapore così avvolgente è capace di sfamarci solo dal profumo. Ma è vero, come sostengono alcuni esperti, che consumare l’affettato in estate con il caldo può fare male? Gli insaccati sono spesso demonizzati per la loro origine e per il fatto di essere impreziositi da sostanze non proprio salutari come i nitriti e i nitrati.
La produzione della mortadella: le varie fasi
La mortadella è uno dei prodotti italiani più conosciuti al mondo. Esistono diverse varianti dell’affettato ma nessuno si avvicina per gusto e per qualità al prodotto IGP della Mortadella di Bologna, il vero e inimitabile salume originale. La sua lavorazione è pressoché uguale anche per le altre varianti ma a sostenere la differenza sostanziale è il tipo di carne utilizzata.
Per realizzare la mortadella italica si utilizza la parte magra del maiale, di solito la spalla, e la si va ad abbinare con la parte grassa, di solito la parte del collo. Si mescolano assieme i due prodotti i quali rimangono comunque separati come si può ben vedere dalla fetta della mortadella in cui compaiono i puntini bianchi di grasso.
L’insaccato viene poi fatto riposare in salamoia e poi si procede alla cottura. All’interno vengono poi inseriti dei prodotti come delle fettine sottilissime di pistacchio, grani di pepe nero e nella versione portoghese le olive. La moda culinaria prevede una maggiore presenza di pistacchi e una minore richiesta di pepe perché alcune persone trovano fastidioso masticare mescolare il gusto del pepe con quello delicato della mortadella.
Mangiare mortadella è salutare?
Quindi, è arrivato il momento di chiederci mangiare mortadella è salutare? Per rispondere alla domanda possiamo riferire che la mortadella è consigliata anche per le donne in gravidanza. Di norma, la dieta della gestante è piuttosto stringente e se questo prodotto può essere consumato significa sostanzialmente che è sano.
La sua cottura avviene ad alte temperature che uccidono i potenziali batteri e protozoi che si possono formare, anche il più famoso toxoplasma. Inoltre la sua carne è ricco di microelementi. Fra questi possiamo citare le vitamine B1 e B2 e gli amminoacidi essenziali. Ma c’è una discreta presenza di minerali importanti come fosforo, zinco e ferro. Oltre, ovviamente, al contributo di proteine che può andare a bilanciare il consumo giornaliero di tale sostanza all’interno di un regime alimentare completo.
L’unica limitazione la possono avere quei soggetti che soffrono di colesterolo alto o che debbono tenere sotto controllo l’assunzione di grassi. Ma anche coloro che devono limitare il consumo di sodio. Con soli 100 grammi di mortadella si possono assumere fino a 290 kilocalorie pari a un contributo di colesterolo che si attesta su un valore di 65g.
Un panino alla mortadella, dunque, ce lo possiamo concedere tutti una volta ogni tanto o addirittura una volta alla settimana se non abbiamo particolari problemi di salute. L’importante è variare il più possibile la dieta e non fossilizzarci con gli stessi cibi assieme ai quali non deve mai mancare una porzione di verdura fresca.