I detergenti moderni hanno iniziato ad essere diffusi a partire dalla fine del 19° secolo ed hanno avuto un impatto anche culturale sopratutto a partire dagli anni del boom economico, anche grazie ai primi concetti di sponsorizzazione televisiva: anche se oggi esistono prodotti per la pulizia della casa anche molto specifici, molti piccoli e grandi produttori hanno iniziato a porre grande attenzione sulla composizione dei propri detergenti. Anche il sale, praticamente indispensabile in cucina, viene utilizzato da secoli sotto svariate forme e tipologie, come ad esempio il salgemma anche come detergente. E’ possibile pulire con il sale ancora oggi?
Svelato l’antico segreto di pulire con il sale: ecco in cosa consiste
La risposta è si, anche perchè il sale, composto principalmente da cloruro di sodio, ha rinomate proprietà, come quelle detergenti e che lo rendo capace di assorbire l’umidità. Il sale, aggiunto in quantità limitate all’acqua per lavare i pavimenti (escluso il marmo, troppo delicato) magari in combinazione ad un po’ di aceto per un effetto smacchiante. E’ possibile utilizzare questa soluzione anche per detergere le piastrelle con una spugna.
Utile anche in funzione deumidificante degli ambienti, se inserito in piccoli sacchetti traspiranti in quantità moderate. Con un contenitore alla base per raccogliere l’umidità, questo semplice rimedio permette alle stanze più umide essere più vivibili.
Rinomate inoltre le proprietà “pulisci metalli”, come l’argento perchè il sale riesce a rimuovere l’ossidazione del metallo, che provoca un annerimento. E’ sufficiente ricoprire i nostri gioielli in un foglio di allumunio, opportunamente piazzati in un contenitore sufficientemente grande e contenente acqua bollente. Il tutto va lasciato “riposare” per circa 50-60 minuti almeno e poi dopo aver rimosso ogni traccia di sale con un opportuno risciaquo, ogni oggetto di argento o di qualsiasi altro metallo ha riacquistato lucidità.
Mixando uguali quantità di farina, sale e aceto ed utilizzando questa mistura su una spugna è possibile far ritornare “nuove” le posate di argento.