I fiori che vanno annaffiati di più a giugno sono quelli che stanno avendo il periodo di fioritura e che quindi necessitano di nutrienti. Ce ne sono di diversi tipi e sono anche i più affascinanti e profumati. Tra questi figurano anche le piante grasse che scelgono di solito il mese di giugno per presentare le loro piccole inflorescenze.
La regola basilare del bravo botanico è che durante il periodo della fioritura la maggior parte delle piante ha bisogno di essere annaffiata più spesso rispetto al solito perché solo in questo modo riceve i nutrimenti che la sostengono in questa fase così laboriosa e complicata. Annaffiare non significa però esagerare.
La pianta ha bisogno solo di un po’ di acqua in più. Dobbiamo evitare assolutamente i ristagni, i quali oltre a essere dannosi per le piante perché rischiano di far marcire le radici e incrementare la possibilità di attacchi parassitari, diventano anche il terreno fertile per le uova di zanzare. Quindi aumentiamo la dose idrica ma con consapevolezza.
I fiori che vanno annaffiati di più a giugno: le ortensie
Le ortensie sono delle piante spettacolari che regalano delle sfumature e delle tonalità davvero invidiabili. I colori possono essere bianco, rosa, viola e blu. Ma possono mescolarsi assieme e creare dei contrasti incredibili. Giugno è il momento della fioritura per cui bisogna annaffiare tutti i giorni soprattutto che c’è molto vento e le temperature sono molto alte.
L’annaffiatura varia in base alle temperature esterne e agli agenti climatici. Se piove pressoché tutti i giorni, non è necessario annaffiare. Se non piove da diverse settimane bisognerà annaffiare tutti i giorni. Il terreno, comunque in questa fase, non deve mai diventare eccessivamente secco ma essere sempre tenuto alla giusta umidità.
Lilium e gigli
La stagione dei lilium e dei gigli è fine maggio e giugno, dipende dalle temperature. Queste piante crescono lentamente in altezza per poi aprirsi a ventaglio con il fogliame. L’ultimo passaggio è quello di creare dei boccioli che presenteranno dei fiori dal profumo e dalla forma meravigliosa. Stiamo parlando dei lilium e dei gigli delle piante dall’eleganza innata che hanno rappresentato in passato come emblema diverse famiglie nobili italiane ed europee.
Questi fiori così come le ortensie richiedono un’annaffiatura regolare e quotidiana. Sono soggette a essere attaccate dagli afidi quindi mentre annaffiamo facciamo un veloce controllo alle foglie, al fiore e al fusto. Facciamo anche attenzione durante questa operazione a non disturbare qualche ape che ama trastullarsi nel nettare succulento del fiore.
Passiflora e oleandro
Queste due piante sono molto amate e vengono usate come componenti ornamentali per i nostri giardini. Li abbiamo inseriti nell’articolo perché la loro presenza è piuttosto massiccia ma tra queste due l’oleandro non ha bisogno di molta acqua. La regola è “less is more”, ovvero “meno è meglio” perché predilige la siccità ai ristagni di acqua. Se abbiamo posizionato l’oleandro vicino alle ortensie, ai gigli o ai lilium cerchiamo di mettere un separatore così da non eccedere con l’acqua. La passiflora, invece, va annaffiata tutti i giorni per favorire la fioritura.