L’agenzia delle Entrate sta mettendo alle strette i possessori di criptovalute: ecco cosa succederà nei prossimi mesi. Prima o poi doveva succedere: anche Agenzia delle Entrate si sta interessando al fenomeno delle criptovalute che già da troppo tempo, secondo gli esperti, sono in un limbo fiscale che necessita di nuove normative.
Lo scorso 23 maggio del corrente anni, il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha introdotto attraverso un documento da lui firmato delle nuove linee guida che riguardano in termini specifici le criptovalute, ovvero le monete virtuali. L’obiettivo è quello di iniziare a porre delle basi fiscali e funzionali per regolamentare l’accesso alle monete virtuali.
Soprattutto in termini di trasparenza: una qualità al momento pressoché assente. Le novità riguarderanno i rapporti tra i possessori di Wallet con i famosi bitcoin, le altre monete virtuali in generale e la fiscalità nelle quali questi pagamenti rientrano nel sistema dello Stato Italiano. La stesura delle linee guida è solo un primo provvedimento che vedrà una normativa più serrata entrare in vigore nei prossimi mesi.
La riforma del settore interessa e riguarda un po’ tutti, in quanto riconoscendo le monete virtuali a livello fiscale potrebbe crescere l’interesse anche da parte di quelle persone che al momento non hanno voluto entrare in contatto con questi tipi di pagamento. Insomma, da qui in avanti ci saranno delle importanti e sostanziose novità.
Le novità che riguardano le criptovalute
Le criptovalute sono cresciute un po’ in sordina. Ogni tanto trapela qualche notizia ma chi non è del settore ne sa molto poco a riguardo. Le più famose monete virtuali sono i Bitcoin, utilizzate non solo da persone che si dilettano in questo settore ma anche da aziende di fama mondiale e personaggi famosi.
Attorno un alone di incomprensione: non si capisce se siano il futuro o un terribile bluff. Nelle settimane scorse la questione è ritornata agli onori di cronaca in seguito alla crisi che si è riversata su Coinbase, una delle piattaforme più famose del settore. Tutto questo gossip che gira intorno alle monete virtuali però non fa che aumentare la confusione di chi tenta di capirci qualcosa.
Non è così però per Agenzia delle Entrate che ha deciso di mettere un po’ di ordine soprattutto per chi possiede i famosi Wallet, che in italiano possiamo tradurre con portafogli (sempre virtuali). Questi sistemi di deposito sono pressoché invisibili agli occhi del Fisco e proprio per questo motivo ha deciso di intervenire.
Il provvedimento, infatti, descrive che i possessori di Wallet saranno obbligati a registrare il proprio deposito virtuale che contiene criptovalute all’Anagrafe tributaria. L’operazione dovrà essere fatta a partire dal primo gennaio 2023. Questa sarà solo la prima operazione da fare: a seguire dovranno esserci delle registrazioni mensili e annuali sul deposito di monete virtuali.
Le registrazioni dovranno essere fatte entro l’ultimo giorno fiscale del mese successivo a quello di riferimento. In questi parametri rientrano anche altre forme di deposito come i metalli preziosi e i trasferimenti di denaro su carta. Non solo i possessori di criptovalute saranno coinvolti ma molti altri soggetti.