Bresaola e glicemia alta si dice non vadano d’accordo ma in realtà il salume non è così grasso e ricco di colesterolo come si pensa. Infatti, tra tutti gli affettati, la bresaola è quella consigliata soprattutto in estate. Il merito va alla sua leggerezza e alla genuinità del prodotto. Mangiando del pane che fornisce carboidrati, una o due fette di bresaola che fornisce proteine e una porzione di verdura fresca che dona un contributo di minerali e vitamine, abbiamo fatto un pasto bilanciato.
Il consiglio è sempre quello di non esagerare con le dosi di bresaola, la quale può essere mangiata una, massimo due volte a settimana. Ricordiamo che in quanto salume la bresaola contiene una piccola parte di nitriti e nitrati che non sono di certo un toccasana per la nostra salute. Inoltre, è sempre bene alternare le proteine animali a quelle vegetali così da ottenere il migliore nutrimento da entrambi.
Ma che cos’è la glicemia alta? La glicemia è il parametro secondo il quale viene calcolata la presenza di zuccheri nel sangue. Quando gli zuccheri si presentano in quantità elevata significa che c’è un problema. I sintomi che indicano una manifestazione di iperglicemia possono essere anche di piccola entità ma la malattia, se non trattata, può diventare pericolosa.
Il rischio è quello che si occludano in parte le pareti delle arterie causando un rallentamento del flusso del sangue. La pressione sanguigna così compromessa limita l’afflusso di ossigeno e altri nutrimenti a tessuti e organi vitali. Nei casi più gravi può bloccarsi del tutto l’arteria e portare a un blocco del sistema cardiocircolatorio, ischemia e ictus. Una questione da non sottovalutare.
Relazione bresaola e glicemia alta: tutta la verità nient’altro che la verità
Appurata la gravità della glicemia alta e considerato il buon apporto proteico della bresaola, l’alimento va d’accordo con l’iperglicemia? Sì, insieme possono convivere. Come abbiamo già anticipato la bresaola è sostanzialmente un alimento leggero e il suo consumo è caldamente consigliato nelle diete ipocaloriche.
Se andiamo a spulciare la tabella nutrizionale scopriremo che 100 grammi di bresaola apporta 151 kcal. Contiene molti minerali come fosforo, magnesio, potassio, selenio, manganese, rame, zinco, ferro e sodio. Inoltre, al suo interno troviamo anche una concentrazione di nitriti e di nitrati che purtroppo sono delle sostanze tossiche quando si riversano nel nostro organismo.
Le sostanze vengono utilizzate in campo alimentare perché fungono da conservanti ed evitano la formazione del botulino. La loro funzione è anche quella di dare colorito alla carne e nei tagli di affettati di minor qualità questa prospettiva è altamente impiegata. Si usa cioè un quantitativo elevato di nitriti e nitrati pur di fare apparire l’affettato ancora più appetibile.
Per questo i nutrizionisti sono concordi sull’ottimo contributo proteico della bresaola ma consigliano il consumo massimo due volte alla settimana. Oltrepassando questo limite potrebbero depositarsi troppe sostanze nocive e scatenare una serie di reazioni avverse. Quindi oltre a portare avanti il problema della glicemia alta potremmo ritrovarci a risolvere altre fastidiose complicanze. Meglio seguire i consigli e consumare l’alimento con moderazione.