È facile comprendere quando la lattuga non va bene perché si affloscia e compaiono le prime venature marroncine. Il suo sapore è alquanto delicato e piace a tutti. Può essere consumata cruda in insalata oppure cotta in pietanze diverse, anche se è meno usuale. È la pietanza simbolo dell’estate perché si può mettere nei panini e nei tipici piatti freddi estivi.
Tra le verdure fresche è quella preferita dai bambini perché il gusto non è troppo definito e si sposa bene con le bistecche e il pesce. Anche se i nostri piccoli continuano a preferire le patatine fritte! Si conserva piuttosto a lungo se messa nelle giuste condizioni. La lattuga va tenuta in frigo dopo essere stata lavata, asciugata e tagliata.
Un piccolo trucco usato dagli esperti nutrizionisti e dai cuochi è quello di lavare la lattuga in acqua con l’aggiunta di un cucchiaio di bicarbonato di sodio. Oltre che disinfettare la verdura da eventuali batteri e sporcizia, garantisce una durata maggiore alla verdura e anche alla frutta perché ne conserva le qualità organolettiche.
Ma come capire quando la lattuga non va bene?
La lattuga è composta per la maggior parte di acqua, vitamine e minerali. Queste sostanze volatili possono essere contaminati in fretta dai batteri. Il deperimento avviene sia per quanto riguarda il gusto, in quanto diventa rancido, sia per l’aspetto, perdendo la sua tipica colorazione verde e il suo vigore.
Il primo indizio è il gusto. Se la lattuga ha un sapore troppo amaro o acre, significa che l’ortaggio è andato a male. Il secondo indizio è l’aspetto: quando si affloscia e cominciano a comparire delle venature giallognole-marroncine significa che è in fase di deperimento. In questo caso, meglio eliminarla.
La lattuga è un ortaggio delicato, che va consumato entro pochi giorni dalla sua raccolta in quanto tende a deperire piuttosto in fretta. Inoltre, essendo una verdura che cresce in terreni soleggiati, come l’insalata e le carote, necessita di luce e andrebbe conservata in un luogo luminoso. Il frigorifero non è esattamente un luogo luminoso ma è fresco e ciò permette la conservazione.
Come conservare la lattuga
Per conservare la lattuga in maniera ottimale, è necessario prima di tutto lavarla accuratamente e asciugarla. Successivamente, bisogna tagliarla a pezzi e metterla in un sacchetto di plastica per alimenti. Infine, si consiglia di riporre il sacchetto in frigorifero. In questo modo, la lattuga non si rovinerà e potrà essere consumata anche dopo diversi giorni.
Dobbiamo prestare massima attenzione anche quando la andiamo a inserire nei cibi, soprattutto quando non è cotta. La lattuga accompagna spesso le salse e insieme a esse può deteriorarsi in fretta. Il problema è imputabile all’eccessivo calore esterno che riscalda i cibi. Pertanto, conserviamo i pasti con la lattuga all’interno di una borsa frigo così da mantenere la temperatura bassa e costante.
La lattuga cotta si mantiene per un massimo di 2 o 3 giorni in frigorifero, sebbene una volta riscaldata sarebbe meglio consumarla subito. Qualora non ci fosse la possibilità di mangiare subito la lattuga meglio optare per altre verdure da cucinare che si mantengono più a lungo.