L’avena viene associata naturalmente al mondo dei cereali e costituisce una delle principali coltivazioni del contesto occidentale fin dai tempi antichissimi: era già conosciuta e coltivata presso greci e romani. L’aspetto dell’avena comune (definita Avena sativa proprio per distinguerla da quella selvatica) è quello di una sorta di “spiga” che costituisce una pianta annuale che riesce a sopravviere alle stagioni fredde attraverso il proprio seme. Si tratta di un vegetale molto diffuso e diversificato negli utilizzi, e viene utilizzato sopratutto per scopi alimentari, essendo fonte di vitamine e svariate tipologie di sali minerali. La farina d’avena rappresenta uno dei prodotti più diffusi che derivano proprio da questa forma di cereale, elemento indispensabile per la zuppa ma non solo.
La farina d’avena ha usi sconosciuti e formidabili: ecco quali sono
Non risulta utile solo come “cibo”, ma anche per tantissime altre cose, ad esempio per lo scrub del corpo, ossia l’azione di “sfregamento” utilizzato nei contesti di bellezza e nella cosmetica per rimuovere le cellule morte dal corpo. Alcuni cucchiai di farina d’avena, uniti a un cucchiaio di sale marino fino e ad un po’ di olio d’oliva garantisce un’eccellente azione esfoliante.
Può essere anche utilizzata come detergente per le mani, semplicemente utilizzando un po’ d farina d’avena in un contenitore a mo di dispenser, ma anche sotto forma di maschera per il viso dalle spiccate capacità rinvigorenti unendo 2 cucchiai di farina d’avena ad altri due cucchiai di acqua di rose: dopo aver amalgamato bene i due ingredienti fino all’ottenimento di un composto ooomogeneo, potrà essere applicata senza particolari problemi sul viso. Dopo averla lasciata agire per almeno 25 minuti, potrà essere sciacquata via.
Utile anche come “deodorante” per la casa, semplicemente utilizzando un po’ di farina d’avena riposta in un contenitore e mantenuto in corrispondenza dei luoghi della casa dove inevitabilmente vanno a svilupparsi cattivi odori.