Quale acqua contiene meno residuo fisso? La lista delle acque migliori da bere

Il residuo fisso è un valore piuttosto importante che determina la qualità dell’acqua che andiamo ad acquistare al supermercato. Indica il contenuto del sodio, un minerale che sebbene sia importante alla funzionalità dei nostri organi se in eccesso può provocare numerosi problemi nonché fastidi anche seri.

Non so se ci hai mai fatto caso ma anche l’acqua contiene la sua etichetta con la lista degli “ingredienti” che poi sarebbero i componenti presenti naturalmente alla sorgente. Questi valori cambiano dal tipo di acqua, dalla zona di stoccaggio e dalla formazione rocciosa da cui acquisisce i vari minerali presenti.

Scegliere un acqua che contiene un basso residuo fisso significa ingerire un quantitativo inferiore di sali. Perché è importante? Perché il sale è un elemento che troviamo in grande quantità anche nei cibi e il suo accumulo, all’interno del nostro organismo, può provocare uno sbilanciamento che mette in moto tutta una serie di manifestazioni che sarebbe meglio evitare.

Inoltre, il sodio deve essere bilanciato con il potassio affinché svolgano entrambi una funzione efficace nel metabolismo. Una presenza maggiore di un elemento a discapito dell’altro crea delle situazioni di instabilità che contribuiscono alla formazione di problemi vari come la ritenzione idrica, la fragilità ossea, eccetera. Siccome tale problema è difficilmente verificabile meglio controllare l’accumulo di sodio, anche per quanto riguarda l’acqua.

Quale acqua contiene meno residuo fisso?

Un basso residuo fisso nell’acqua rende l’assorbimento dei minerali più pesante a livello metabolico. Non è che tali minerali siano presenti in dosi massicce ma il loro accumulo, considerando di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, è notevole. In ogni caso i minerali essenziali come il sodio, il potassio, il calcio e il magnesio presenti nell’acqua non sono sufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero. Pertanto, dobbiamo ricercare questi oligoelementi nei cibi e soprattutto nella verdura, nella frutta, nei legumi e nei cereali.

Quindi qual è l’acqua migliore a basso residuo fisso presente sul mercato? Due marche hanno rispettato i parametri: l’acqua Lauretana e la Monterosa. Entrambe le acque derivano dalla stessa zona del Piemonte: il comune di Graglia, in provincia di Biella. Le fonti delle acque si trovano collocate fra i 920 metri e i 1050 metri di altezza, direttamente dalla zona idrogeologica del ghiacciaio del Monte Rosa.

Per questo riescono a mantenere inalterate le loro qualità nutrizionali e benefiche praticamente intatte. Nelle vicinanze non esistono centri urbani o centri abitati e ciò previene la contaminazione atmosferica e ambientale. Inoltre, l’acqua non scorre in superficie ma in profondità proteggendo le qualità organolettiche.

L’acqua Lauretana ha un residuo fisso che si attesta sui 14 mg/l e una presenza di sodio pari a 1.0 mg/l. I valori la portano a essere considerata come l’acqua più leggera presente in Europa. Ma anche l’acqua Monterosa non se la passa male. Il residuo fisso si attesta sui 16,4 mg/l e una quantità di sodio pari a 1.3 mg/l.

Come possiamo vedere, i valori dell’acqua Monterosa sono leggermente più alti rispetto a quelli dell’acqua Lauretana ma in confronto alla media si attestano entrambe su valori piuttosto bassi e decisamente salutari.