La lista di piante e alberi a giugno da potare racchiudono tutti quei vegetali che hanno concluso la loro fioritura in primavera. Forse abbiamo già dimenticato il nome di queste piante che noi raccogliamo in un gruppo di 5 ma che in realtà sono molte di più. In linea generale dobbiamo potare le piante che hanno già fatto la fioritura e che presentano al termine boccioli non aperti, rami secchi o fusti debilitati.
Quindi, per il prossimo anno, teniamo un quadernetto in cui andremo ad annotare tutte le piante e gli alberi che fioriscono all’inizio della primavera. La potatura di queste piante e alberi li aiuterà a fiorire nella prossima stagione di primavera. Inoltre la potatura potrà essere fatta anche per modellare la loro naturale conformazione e portarla a un livello più accettabile con l’estetica del nostro giardino. Alcune piante e alberi da potare nel mese di giugno sono:
- forsythia;
- ciliegio;
- azalea;
- rododendro;
- wisteria;
- corniolo.
La potatura non è efficace solo da un punto di vista estetica ma anche salutare. In quanto migliora la performance della pianta garantendole una protezione dalle infestazioni di batteri, muffe, funghi e insetti e dalle malattie degenerative. Un ramo debilitato richiede una maggiore spinta da parte della linfa per essere nutrito e quindi ruba rifornimento alle altre parti vitali. Eliminandolo si dirà alla pianta di nutrire solo le parti vitali e non quelle oramai in rovina.
Ottenere dei risultati pazzeschi con la potatura di piante e alberi a giugno
La lista elencata precedentemente comprende tutte quelle piante e alberi a giugno che necessitano di una regolata. Se tralasciamo questo passaggio anche solo un anno rischiamo di compromettere seriamente la salute della pianta, la quale potrebbe essere portata a risanare delle parti oramai senza alcuna speranza.
Prima di affidarsi alle parole, però, affidiamoci alla stagionalità. Nel senso che se la stagione estiva si presenta in ritardo o in anticipo dovremo essere altrettanto lesti ad anticipare o posticipare la potatura. Con estrema facilità calcoliamo circa due settimane al termine dalla completa fioritura o fruttificazione. Anche questo calcolo però è piuttosto labile e va considerato come un parametro regolabile in base alle esigenze climatiche.
Quale tipo di potatura dovremo fare? Dovremo andare a tagliare tutte le parti secche, danneggiate e debilitate. Inoltre, dobbiamo eliminare le foglie morte, i boccioli sfioriti o non aperti, gli steli che non consentono alcuna fioritura successiva. Facciamo attenzione, invece, a non intervenire nei rami nuovi e verdi o quelli che presentano delle nuove foglie in fase di crescita.
Eseguiamo un taglio longitudinale a 180° e poi spruzziamo sulla pianta un macerato di ortiche così da allontanare un’eventuale infestazione di insetti e afidi. Se vogliamo conserviamo delle talee così da realizzare una nuova pianta ma atteniamoci alla conservazione della pianta madre adattando le stesse misure curative.
Controlliamo il terriccio e provvediamo a fare una nuova concimazione. La fioritura è terminata ma la pianta ha ancora bisogno di un grande apporto nutritivo in vista del caldo torrido dell’estate. Annaffiamo regolarmente e teniamo il terriccio sempre ben drenato.