Da quasi un decennio il nostro paese ha “adottato” il sistema dei bonus su larga scala: si tratta, nel caso di questi sviluppati dal governo di turno, di un modo di erogare aiuti economici sotto varie forme basandosi su strumenti dal funzionamento assodato come il calcolo ISEE. La strategia funziona in quanto risulta essere meno complicata da attuare rispetto al passato grazie sopratutto alla diffusione di strumenti come gli smartphone. I bonus ad esempio sono stati largamente utilizzati ad esempio nel recente contesto pandemico, ma anche nei tempi attuali: la crisi energetica, arcuita dall’attuale situazione socio-politica, ha portato sopratutto le realtà familiari dalle fasce più basse di reddito a dover affrontare una situazione difficile. Il Bonus 200 euro rappresenta una forma piuttosto generica per “mettere soldi” nelle tasche dei cittadini.
Come avere i 200 euro in busta paga? Ecco cosa devi fare
Si tratta di una forma di bonus economico, erogato una tantum (ossia una singola volta) dall’importo fisso di 200 euro per tutte le categorie di lavoratori e pensionati. Il requisito principale è legato al reddito/contributi calcolati su base annua che non devono essere superiori a 35 mila euro. Se per i dipendenti ed i pensionati il Bonus viene erogato a partire da luglio (alcune categorie lo riceveranno nei mesi prossimi), per altre categorie lavorative è necessario fare la domanda.
Si tratta nello specifico delle seguenti categorie professionali:
- Lavoratori autonomi occasionali, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie ma iscritti alla gestione separata
- Lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo con almeno 50 contributi giornalieri versati nel predetto Fondo e
- Lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti , anche del settore agricolo con almeno 50 giornate di lavoro effettivo nell’ambito di uno o più rapporti di lavoro di tipo stagionale e/o a tempo determinato e/o di tipo intermittente,
- Collaboratori coordinati e continuativi, iscritti alla gestione separata con relativo contratto di collaborazione coordinata, e che non risultino titolari di trattamenti pensionistici che danno diritto al bonus.
- Lavoratori domestici, titolari di altre attività da lavoro dipendente né di trattamenti pensionistici
La domanda per queste categorie può essere effettuata attraverso in portale ufficiale dell’INPS, nello specifico nella sezione “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Per effettuare l’accesso è necessario essere muniti di SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS). E’ anche possibile fare richiesta attraverso un Patronato/CAF.