Il POS non é altro che un apparecchio, che ci permette di pagare elettronicamente, mediante le carte di credito, carte di debito, carte prepagate o anche il cellulare. Sempre più persone, nel corso degli anni ha eliminato sempre di più i contanti o le monete, usufruendo solo dei pagamenti elettronici mediante le carte.
Da 10 giorni circa é anche scattato l’obbligo di POS, cioè tutti i lavoratori, sia pubblici che privati, che lavorano con il pubblico ne devono avere uno. Quest’obbligo per prima cosa è stato fatto per far scegliere tutti i cittadini il metodo più comodo per loro ma in realtà è stato fatto per contrastare l’evasione fiscale. Sono molti i commercianti che non dichiarano le vendite e quindi non pagano le tasse, con il POS questo non è possibile perché ci deve essere per forza uno scontrino fiscale a seguito di un operazione.
POS, scattata l’allerta in tutta Italia: cosa sta succedendo?
Sono molti i cambiamenti che stanno avvenendo i questi giorni, come appunto l’obbligo del POS. Molti però non sono d’accordo su questa cosa e quando si tratta di un acquisto di pochi euro, rifiutano la transazione. Dal primo luglio, però nessuno può rifiutare il pagamento, anche se si tratta di una somma davvero piccola.
Quando il commerciante va a rifiutarsi, automaticamente se viene denunciato, dovrà pagare una multa che sarà di 30 euro + 4% dell’importo totale della spesa. Quindi ricapitolando, il lavoratore non deve solo possedere un dispositivo POS, ma deve anche far pagare con esso, indipendentemente dalla cifra. Questo per due ragioni, la perdita del cliente e dalla vendita ma soprattutto perché si infrange la legge e poi tocca pagare la multa.
In ogni caso, bisogna fare anche molta attenzione a questi POS, soprattutto a quelli portatili. I quali sono senza filo e quindi possono truffarvi senza che ve ne accorgiate.