La busta paga è tra le cose più amate, ma anche temute al mondo. È temuta perché ci potrebbero essere degli errori considerevoli, di cui bisogna accorgersene in tempo. La busta paga è praticamente il simbolo del lavoro, di fatti é chiamata così proprio perché prima lo stipendio veniva data in una busta. Ovviamente poi le cose sono cambiate ma il nome è rimasto. Oggi è un documento che racchiude varie voci tra cui l’importo pagato, le informazioni comprensive di voci e sigle che di fatti sono anche molto difficili da capire.
Busta paga: queste voci sono da attenzionare maggiormente
Chi lavora sa, che la busta paga è un documento, il quale ha 3 parti fondamentali. La prima è l’intestazione che contiene tutti i dati anagrafici sul lavoratore, i dati del datore di lavoro e anche il periodo che viene pagato. Inoltre, ci sono anche i livelli di inquadramento del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL).
Abbiamo poi una seconda parte che racchiude il periodo lavorativo effettivo. Cioè viene “segnata” la paga base, cioè l’E.D.R. che sta ad indicare l’Elemento Distinto della Retribuzione. È una somma mensile di 10,33 euro calcolata su 13 mensilità. Sono presenti poi gli scatti di anzianità, ovvero gli aumenti percepiti durante gli anni. E c’è poi la contingenza, ovvero un’indennità ma non è stata più aggiornata dal 2001. Inoltre, a seguito c’è il TFR, cioè l’indennità sostitutiva di preavviso. Questo solo se si vuole concludere il lavoro. Per finire in questa seconda parte ci sono i vari incentivi.
Andiamo ora a vedere la terza e ultima parte della busta paga. Qui vengono sottoscritti i dati fiscali e quelli previdenziali, i quali vengono messi in a colonna che comprende l’imponibile previdenziale e il totale dei contributi. Sono tutti i contributi che sono stati versati dal datore di lavoro all’INAIL e all’INPS. Vengono anche scritte le malattie, la maternità o la cassa integrazione. Mentre una cosa che ormai non viene segnata più, sono gli assegni familiari, dato che con il covid c’è stato l’Assegno Unico per le famiglie che viene dato direttamente tramite bonifico.
A seguito ci sono i dati fiscali che comprendono una serie di imposte come l’imponibile fiscale, l’imposta lorda IRPEF, l’imposta netta IRPEF, le detrazioni d’imposta, la quota delle trattenute e gli addizionali IRPEF e il TFR. L’IRFEF è il cosiddetto Trattamento di Fine Rapporto, cioè la somma delle mensilità lorde diviso 13,5 mentre il TFR é la somma di tutte le quote maturate anno per anno.
Quindi quando si riceve la busta paga bisogna fare molta attenzione a queste voci e se c’è qualche problema, è meglio risolvere.