Una delle necropoli più antiche in Sicilia, si trova nella provincia di Siracusa. La necropoli prende il nome di Pantalica, la visita di questa necropoli è un’esperienza unica per chi sta esplorando la Sicilia sud-orientale. Non sono in molti a conoscere la bellezza e la storia di questa necropoli, poiché la maggior parte dei visitatori si concentra sulle spiagge che la costa ha da offrire. In questo articolo vi porteremo alla scoperta di una delle necropoli più belle e antiche della Sicilia.
Un percorso a piedi
Di Pantalica si possono individuare quattro necropoli: la Necropoli Nord-Ovest che risale al 1270 – 1000 a.C, la necropoli della Cavetta, la Necropoli Sud e la necropoli sud-ovest (850 – 730 a.C.). Il sentiero di Pantalica Nord porta a fondovalle e vi condurrà fino al fiume Calcinara. Durante l’itinerario è possibile osservare le celle funerarie che appartengono a tutta l’Età del Bronzo. Il fiume Calcinara si può attraversare tramite un rudimentale guado e si può risalire lungo un sentiero che costeggia alcune abitazioni rupestri risalenti all’epoca bizantina. Risalendo il fiume si potrà raggiungere il Belvedere della Necropoli di Pantalica. Il percorso di visita di Pantalica con partenza da Ferla richiede una durata di circa 2.30-3 ore, inclusi gli spostamenti in auto.
Cosa vedere a Pantalica
Queste zone sono state abbandonate attorno al 750 a.C. In seguito alla caduta dell’impero romano, alcune popolazioni tornarono a stabilirsi qui per sfuggire per scappare dai Saraceni e per evitare le imposte che venivano emesse. Tra le cose da vedere a Pantalica troviamo, infatti, un villaggio bizantino, raggiungibile facilmente a piedi dalla Sella di Filiporto in circa 10 minuti. Tra l’XIII e il IX secolo, le antiche tombe sono state poi allargate, riadattate e trasformate in abitazioni. Se ne contano circa 150.
Il palazzo del principe
L’Anaktoron, chiamato anche “Casa del principe”, è l’unico edificio di Pantalica in muratura pervenuto fino a noi dall’età del Bronzo. In questo periodo, infatti, la popolazione viveva probabilmente in capanne e gli unici edifici rimasti ancora oggi sono le tombe della necropoli e l’Anaktoron. Se l’erba non è troppo alta, si possono ancora ammirare i massi monolitici che delineavano il perimetro e le stanze del palazzo. Questi blocchi di grandi dimensioni portarono Paolo Orsi a ritenere che vi fosse un collegamento tra queste popolazioni e gli antichi micenei, provenienti dalla Grecia.
Grotta del Salnitro
Una volta raggiunto il torrente Calcinara, prendi il sentiero che risale la valle. Dopo soli 100 metri troverai una sorta di grotta scavata dal torrente che, a quanto pare, doveva essere molto più impetuoso in passato. Sei arrivato nella Grotta del Salnitro, l’ultima cosa da visitare a Pantalica nel nostro percorso con partenza da Ferla. Qui, nell’Ottocento, si trovava un mulino che si occupava di macinare le rocce per ricavare il salnitro, una delle componenti della polvere da sparo. Ancora oggi, nella grotta, si trovano alcuni resti dell’antico mulino.