Il vaiolo è un’infezione zoonotica, ovvero trasmessa dagli animali all’uomo, originata da un virus della stessa famiglia del vaiolo (Poxviridae) ma che si diversifica da questo per l’inferiorecontagio e gravità della malattia che causa. Il nome trascendedalla prima identificazione del virus, scoperto nelle scimmie in un laboratorio danese nel 1958. È sparso in particolare tra primati e piccoli roditori, primariamente in Africa.
Nelle aree endemiche è infettato all’uomo tramite un morso o il contatto diretto con il sangue, la carne, i liquidi corporei o le ferite cutanee di un animale infetto. Il virus è stato scoperto per la prima volta come patogeno umano nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo. Dalla sua scoperta, casi umani sono stati resi in diversi paesi africani.
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Questo virus però sta cominciando a spaventare anche l’Europa e noi italiani. Difatti sono arrivate le prime vittime provocate da questo pericolosissimo virus di cui una italiana. Va detto però che il virus non si contagia speditamente da persona a persona. La trasmissione umana accade principalmente tramite il contatto con materiale infetto originato dalle lesioni cutanee o con oggetti contaminati come possono essere lenzuola, vestiti oppure il contatto esteso faccia a faccia).
Nell’epidemia in corso, i dati sinora disponibili e la natura delle lesioni in diversi casi rammentano che la trasmissione possa essere accaduta durante rapporti intimi. Per quanto riguarda i sintomi, nell’uomo si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, gonfiore dei linfonodi affaticamento e manifestazioni epidermiche quali vescicole, pustole, piccole croste. La malattia solitamente si risolve naturalmente in 2-4 settimane con giusto riposo e senza terapie specifiche.
Difatti possono venir somministrati degli antivirali quando fondamentale. Fino a questo momento la più grande parte dei casi ha avuto sintomi leggeri con un decorso benevolo. Però, il vaiolo delle scimmie può originare una malattia più grave soprattutto in certi gruppi di popolazione particolarmente fragili come bambini, donne in gravidanza e persone immunosoppresse.
Le raccomandazioni annunciano di restare a casa a riposo nel caso si manifesti la febbre e di rivolgersi al medico di fiducia in caso di comparsa di vescicole o altre manifestazioni cutanee. Come prevenzione, è fondamentaleevitare il contatto stretto con persone con sintomi. Ecco dunque come comportarsi davanti a questo virus.