La pensione è attesa da tutti, si tratta di una sorta di traguardo. Arrivati ad una certa età il lavoratore può lasciare il lavoro per ottenere finalmente la pensione che gli spetta. Molti eventi che sono successi, sia sociali, economici e politici hanno portato a dei parametri molto stringenti per ottenere la pensione. Lo stato però mette a disposizione anche varie tipologie di pensione anticipata.
Pensione anticipata, ecco chi può richiederla e come: “pazzesco”
Quando parliamo di pensione anticipata, intendiamo delle modalità che permettono prima il pensionamento e quindi di lasciare il lavoro prima dell’età pensionabile, che per ora è intorno ai 67 anni. Andiamo quindi a vedere quando si può richiedere questo pensionamento anticipato. Tra il sistema più conosciuto troviamo quello misto, cioè quello che tiene conto sia dei contributi versati sia dell’età anagrafica. Come stavamo dicendo, la più famosa è la Quota 102, che si può richiedere a fronte di 38 anni di contributi, e 64 di età. In questo caso pero, l’importo della pensione è più basso risposto al “normale”.
Abbiamo poi la pensione anticipata standard che tiene conto solo del calcolo contributivo. Sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, mentre 41 anni e 10 mesi per le donne. Mentre per chi ha iniziato a versare i contributi prima del 1° gennaio 1996, devono avere almeno 35 anni di contribuzione escluse le malattie, la disoccupazione e/o prestazioni equivalenti.
Troviamo poi l’APE sociale, la quale è riservata per le categorie deboli e si può ottenere con almeno 63 anni e aver versato 30/36 anni di contributi. La possono richiedere i disoccupati, chi ha un’invalidità superiore o uguale al 74%. Inoltre, possono richiederla anche chi assiste un coniuge o un parente affetto da gravi inabilità da almeno 6 mesi.
Può richiedere la pensione anticipata anche coloro che sono considerati “lavoratori precoci”, cioè quelli che possono dimostrare di aver versato 1 anno di contributi prima d’aver compiuto 19 anni. Inoltre, possono farne richiesta chi ha svolto attività gravose o pesanti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro.
Per le donne invece, si può richiedere l’anticipo per chi ha compiuto 58 anni di età anagrafica per le dipendenti e 59 per le autonome a fronte di almeno 35 anni di contributi.