Il vaiolo delle scimmie è un’infezione virale zoonotica, cioè che viene trasmessa dagli animali all’uomo, generata dal monkeypoxvirus appartenente alla famiglia Poxviridae.
Questo virus sta cominciando a spaventare l’Europa con i parecchi contagi e soprattutto i primi decessi. Il “vaiolo delle scimmie” chiamato così perché il contagio fu identificato per la prima volta nelle scimmie nel 1958, mentre il primo caso nell’uomo risale al 1970. Il vaiolo delle scimmie è endemico, cioè stabilmente presente nella popolazione, nelle regioni della foresta pluviale tropicale dell’Africa centrale e occidentale.
Il primo focolaio al di fuori dell’Africa è stato catalogato del 2003 negli Stati Uniti. Parliamo di un focolaio allacciato a un’importazione di mammiferi infetti. Dal 2018 al 2021 sono stati indicati al di fuori dell’Africa 12 casi di vaiolo delle scimmie legati a viaggi. Nel 2022, per la prima volta, sono stati segnalati negli Stati membri dell’Unione Europea e nel mondo molti focolai non risalenti ai viaggi o all’importazione di mammiferi. Per tale motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha asserito il vaiolo delle scimmie un’emergenza di salute pubblica internazionale. Sta cooperando con le autorità sanitarie dei diversi Paesi per evitare un’ulteriore diffusione dell’infezione.
Vaiolo delle scimmie: primo decesso, ecco i sintomi per riconoscerlo
Nell’uomo questo virus si manifesta spesso con la combinazione dei seguenti sintomi: febbre, mal di testa, brividi, stanchezza, astenia o debolezza generale, linfonodi gonfi, mal di schiena e dolori muscolari. Solitamente dopo uno-tre giorni dall’inizio della febbre, si mostraun’eruzione cutanea. Le lesioni cutanee progrediscono in vescicole, pustole e croste.
Il contagio dall’animale all’uomo succede tramite contatto fisico con animali infetti, inclusi roditori e primati. La trasmissione dell’infezione da persona a persona si riscontra tramite contatto stretto con qualcheduno che ha un’eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie, mediante il contatto faccia a faccia, pelle a pelle, bocca a bocca o bocca a pelle, compreso il contatto sessuale.
La trasmissione può succedere anche attraverso il contatto con oggetti contaminati, come vestiti, asciugamani, lenzuola, dispositivi elettronici, superfici. Il virus può spargerci anche durante la gravidanza dalla madre al feto o dopo il parto con il contatto pelle a pelle. Ecco dunque spiegati i sintomi di questo virus, è importante saperli per poter riconoscere questa patologia.