Il contesto immobiliare rappresenta da sempre una naturale forma di investimento, perchè molto banalmente tutti necessitiamo di un tetto sopra la testa per vivere, e questo ragionamento va ovviamente esteso anche ai contesti professionali. Tuttavia la “vita reale” non è così semplice e chiunque conosca il mondo immobiliare comprende che i fattori che possono portare ad investimenti sbagliati sono parecchi, anche quelli non strettamente inerenti alle nostre scelte. L’iniziativa Case a 1 euro nasce proprio nel nostro paese non troppi anni fa e continua ad avere un grande successo.
Case a 1 euro: ecco dove trovarle e come prenotarle
L’idea “sperimentale” di offrire abitazioni oramai disabitate, un tempo appartenenti a cittadini privati è stata proposta ed attuata dal comune di Salemi nel 2010, uno dei borghi più famosi del nostro paese, in Sicilia, che conta poco men di 10 mila persone. L’amministrazione dell’epoca, considerato il fenomeno dello spopolamento che ha portato nel corso delle decadi sempre più persone a “cambiare aria” ha sviluppato questa forma di proposta, attraverso un bando di concorso, che mette a disposizione una grande quantità di case oramai disabitate e oramai gestite dall’amministrazione locale. In cambio l’acquirente si impegna a coprire le spese legate alla ristrutturazione e ogni forma di pratica burocratica.
Questa iniziativa ha riscosso da subito successo, ed ha aumentato anche l’interesse nei confronti di luoghi spesso poco conosciuti al grande pubblico. L’idea delle Case a 1 euro è stata riproposta dal comune di Salemi e tanti altri comuni hanno sostanzialmente adattato il concetto alle proprie realtà. Anche nel 2022 i comuni che mettono a disposizione un numero di case abbandonate sono molti, ecco qualche esempio.
- Itala – Messina
- Regalbuto – Enna
- Troina – Enna
- Altavilla Silentina – Salerno
- Santi Cosma e Damiano – Latina.
- Borgomezzavalle – Verbano Cusio Ossola;
- Taranto
- Caprarica di Lecce – Lecce;
- Oyace – Aosta – Valle D’Aosta.
- Rose – Cosenza;
- Serradifalco – Caltanissetta;
- Sambuca – Agrigento;
- Leonforte – Enna;
- Canicattì – Agrigento;
E’ sufficiente consultare i siti web dei rispettivi comuni per comprendere i dettagli legati al bando di concorso.