Il mondo “moderno” ci mette davanti alcuni obblighi che non possono essere ignorati, come le fatture e le bollette che sono strettamente collegate ai beni ed alle forniture di cui facciamo uso. Se oramai il corredo di servizi è molto ampio, le bollette più importanti restano ovviamente quelle inerenti alle forniture di gas, luce ed acqua. Non è un caso che lo stato anche di recente abbia dovuto sviluppare degli “ammortizzatori” per ridurre almeno temporaneamente la quantità di rincari in bolletta che non ha tardato a svilupparsi a partire dalla prima parte dell’anno.
Quando ti arrivano queste bollette fai attenzione: ecco perché
Tuttavia le bollette non rappresentano qualcosa di insindacabile, anzi, nelle ultime decadi le varie regolamentazioni, necessarie dallo sviluppo del mercato libero dell’energia, che servono a “mettere in chiaro” i diritti per il consumatore. Queste sono tenute sotto controllo anche dall’ARERA, ossia l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, una forma di autorità semi indipendente dello stato italiano, che determina il modus operandi delle società legate al mondo dell’energia.
Le bollette che riceviamo non sono insindacabili, come detto, e possono essere messe in discussione. In particolare bisogna fare attenzione.
Bisogna fare attenzione al proprio profilo contrattuale e controllare ad ogni emissione che questo risulti applicato correttamente. Ogni bolletta deve recare questa informazione obbligatoria, se ne è carente, è possibile contattare telefonicamente o telematicamente il proprio fornitore.
Occhio anche a piano tariffario, in quanto ogni fornitore deve mettere a disposizione varie tipologie di tariffa, che possono essere più o meno adatte ai nostri bisogni. Alcune sono più adatte ad esempio per l’utilizzo di energia in determinati giorni della settimana oppure ad orari particolari. Generalmente i fornitori offrono una tariffa base, che spesso non viene modificata dal cliente, ma che non sempre è quella più vantaggiosa.
Infine, attenzione ai termini di prescrizione, situazione che abbiamo affrontato già separatamente, inerente ad una sorta di “scadenza” delle fatture.