Arriva per tutti i lavoratori il momento di prendere la pensione. Arrivati ad una certa età, al lavoratore spetta la pensione è finalmente può smettere di lavorare e godersi la vita. Con il passare degli anni, la soglia minima e i requisiti per ricevere la pensione sono cambiati. C’è però da dire che per alcune categorie c’è la possibilità di andare in pensione in anticipo.
Pensione anticipata, ecco tutte le novità a partire da settembre
Come abbiamo già detto, con il passare degli anni le cose tendono sempre di più a cambiare, questo vale anche per le pensioni. Con quella anticipata si può anche non aspettare i 67 anni. Non tutti però possono richiederla. Andiamo quindi a vedere quali sono queste categorie.
Il più conosciuto è sicuramente il sistema misto, che prende in considerazione sia gli anni di contributi versati, sia l’età anagrafica. La più famosa è la Quota 102, che può essere richiesta con 38 anni di contributi, e 64 di età. C’è da dire però che la pensione in questo caso sarà più bassa, rispetto alla pensione normale.
C’è poi la pensione anticipata standard, cioè quella che tiene conto solo del calcolo contributivo. Infatti servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, mentre 41 anni e 10 mesi per le donne. Questa soglia si abbassa a 35 anni di contributi se sono stati versati prima del 1° gennaio 1996. Questi anni, ovviamente devono essere esclusi di malattie, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti.
Per finire abbiamo l’APE sociale, riservata però alle categorie deboli e si può ottenere con almeno 63 anni e aver versato 30/36 anni di contributi. Questo tipo di pensione può essere richiesta dai disoccupati, da chi ha un’invalidità superiore o uguale al 74%. Può essere richiesta anche da chi assiste un coniuge o un parente affetto da gravi inabilità da almeno 6 mesi.
Possono richiedere quella anticipata anche chi è considerato “lavoratore precoce”, cioè quelli che hanno versato i contributi prima dei 19 anni e ovviamente possono dimostrarlo. Vale anche per chi ha svolto attività gravose o pesanti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro.
La pensione anticipata vale anche per le donne e si può richiedere a 58 anni di età anagrafica per le dipendenti e 59 per le autonome a fronte di almeno 35 anni di contributi.