Il “passaggio” tra moneta tradizionale e quella elettronica per molti viene percepita come eccessivamente penalizzante per una larga fetta dei cittadini italiani, ma a ben vedere questa “transazione” è iniziata da tempo, dapprima con la diffusione del Bancomat che ha dato il via a tutta una serie di servizi e circuiti di pagamento, a partire dagli anni 80, fino a tempi più recenti, con l’instaurazione di politiche che hanno gradualmente ridotto il limite di contante utilizzabile per le transazioni ed il pagamento di beni e servizi. In questo contesto il POS, ossia il terminale adibito ad avere una funzione “interlocutoria” tra le parti, si è rivelato uno strumento indispensabile e l’obbligo di POS ha portato numerose proteste da parte di diverse categorie professionali (ad esempio gli artigiani ma anche i professionisti e ditte individuali in regime forfettario), a partire dallo scorso 30 giugno, in quanto da questo specifico giorno gli esercenti ma anche i liberi professionisti che offrono qualsiasi forma di prestazione devono non solo essere muniti di uno di questi terminali ma anche assicurarsi che questo funzioni correttamente. Cosa succede se il POS non funziona?
“Il POS non funziona”: ecco cosa fare subito. “Attenzione”
Dal 30 giugno “scattano” due forme di sanzioni pecuniarie per i professionisti che non possiedono un POS, oppure si rifiutano di utilizzarlo a fronte di una esplicita richiesta da parte del cliente di turnoo. Anche paventare un problema tecnico non dimostrabile fa scattare la doppia multa, corrispondente ad una da 30 euro di base fissa e l’altra variabile, concepita sul 4 % dell’importo rifiutato.
Il professionista/esercente può evitare di pagare le sanzioni solo se riesce a dimostrare reali difficoltà tecniche che pregiudicano il funzionamento del POS. Non è specificato quali sono i circuiti compatibili, ma genericamente qualsiasi forma di pagamento come Bancomat, Visa, VPay, Mastercard e Maestro ma risultano “pagamenti elettronici” anche quelli che possono essere effettuati attraverso lo smartphone, come Satispay ad esempio.
Se un POS non funziona quindi le multe non “scattano”, in caso contrario la legge impone di avvisare un autorità competente per formulare le multe.