Con il termine “Bancomat” spesso si fa riferimento alla quasi totalità dei pagamenti e transazioni di denaro che fanno ricorso al denaro elettronico, questo perchè nel nostro paese è stato proprio il circuito in questione, messo a disposizione da Bancomat SpA, uno dei primi a trovare grande diffusione, dapprima esclusivamente per pagare attraverso una carta di pagamento, e poco dopo sono stati resi disponibili anche i prelievi attraverso gli ATM compatibili.
Bancomat, appresa la notizia, tutti sono rimasti senza parole
Anche per questo motivo la nomea di Bancomat si è estesa “culturalmente” a tutte le forme di pagamento che fanno ricorso ad una forma di tessera, quindi anche carte di debito/carte conto o simili, e se il denaro elettronico viene sempre con maggior costanza “favorito” rispetto a quello tradizionale, composto soprattutto da monete e banconote, il processo di cambiamento che sta coinvolgendo da diversi anni il contesto finanziario sta facendo lo stesso anche nei confronti del Bancomat.
Gli istituti di credito, in particolar modo nel decennio attuale, stanno investendo sempre più risorse nei servizi di home banking, vale a dire quella platea di servizi che un tempo erano disponibili quasi esclusivamente attraverso l’opera delle filiali bancarie, come l’erogazione del saldo, dell’estratto conto oppure dei già sopracitati prelievi che per forza di cose sono disponibili ancora oggi con l’azione degli ATM. Questi strumenti sono gradualmente meno diffusi e presenti nel nostro paese per una questione legata ai costi, in sostanza le banche hanno compreso che non conviene tenere attivi questi dispositivi perchè i cittadini hanno meno bisogno di denaro liquido. Alcuni gruppi bancari come ING (ne fa parte Conto Arancio ad esempio) hanno già preventivamente deciso di dismettere ogni forma di filiale e terminale ATM associato per concentrarsi esclusivamente sui servizi home banking.
Questo si ripercuoterà sui costi di commissione che quasi sicuramente saranno più elevati proprio perchè le banche che non dispongono di sportelli propri dovranno per forza di cose “foraggiare” con le commissioni quelle che offrono ancora questi servizi. Ecco perchè le commissioni sui prelievi potranno arrivare a costare oltre 1,50 euro per singola transazione nel prossimo futuro.