Il rapporto tra denaro e popolazione italiana è stata sempre particolarmente complesso, in quanto se i soldi piacciono ovviamente a tutti, spesso la parte più “restia” ai cambiamenti ha avuto difficoltà nell’adattarsi ai più disparati cambiamenti, anche se questi sono effettivamente molto graduali. Un esempio è dato dal contesto del denaro elettronico, presente ed “operativo” da molti anni ma solo in tempi relativamente recenti divenuti in alcuni contesti decisamente favoriti se non addirittura obbligatori, come nel caso dei pagamenti elettronici, come evidenziato dal recente obbligo di POS (che in realtà risulta essere attivo dal 2014, ma che solo di recente è stato percepito come tale). Anche “fare un Bancomat”, termine generico che spesso fa riferimento all’azione del prelievo, è in una fase di cambiamento, e in futuro sarà sempre più difficile adempiere questa operazione, oggi molto diffusa.
Bancomat, ora che non si potrà prelevare come faremo? “Assurdo”
Il numero degli sportelli ATM infatti è sempre più ridotto, principalmente per una motivazione facile di identificare, essendo legata ai costi. Sempre più istituti di credito si trovano a gestire filiali e ATM per i prelievi non più convenienti, soprattutto a causa della tendenza a digitalizzare i servizi di home banking. Alcune banche anche italiane come BPM hanno già deciso di ridurre progressivamente il numero degli sportelli, oramai “meno utili” e troppo costosi.
Come faremo a prelevare? In realtà non sarà difficile trovare qualche ATM disposto a fornirci di contante, in quanto la dismissione procede da diversi anni ma a ritmo comunque non così sostenuto, quindi ragionevolmente parlando sarà possibile comunque prelevare per diversi anni senza particolari problemi.
Bisognerà comunque utilizzare anche e soprattutto gli sportelli che non fanno parte della nostra banca, andando quindi incontro a commissioni relative con tutta probabilità sensibilmente maggiori rispetto ad ora.
Del resto Bancomat SpA ha già fatto richiesta di rivalutare gli attuali costi determinati dalla commissione interbancaria, che potrebbe essere sostituita da tariffe determinate dallee singole banche.