I metalli preziosi sono ancora oggi così generalmente definiti per la loro capacità di adattarsi ai più disparati utilizzi, sebbene il termine generico definisce qualsiasi forma di oggetto concepito e sviluppato a scopo ornamentale. I gioielli infatti fin dalla Preistoria sono stati sviluppati in numerosi materiali ma rapidamente i metalli preziosi sono stati utilizzati per sviluppare collane, bracciali, anelli, corone e quant’altro, forme di oggetti che a partire dall’antichità sono state concepite sia per definire lo sfarzo vero e proprio, ma anche per sviluppare fonti di ricchezza tangibili.
A lungo infatti i gioielli hanno avuto questa funzione specifica, ed il valore è stato legato prevalentemente alla struttura ed alla qualità dei metalli e delle pietre preziose. Per questo motivo anche quantificare il valore effettivo è ancora oggi complicato: i gioielli svilupati fino all’Ottocento sono considerabili oggetti storici, e spesso fanno parte di valutazioni legate al loro contesto storico, mentre tutti quelli creati dalla metà del 19° secolo hanno assunto una nuova connotazione, legata anche alla qualità della lavorazione.
Hai mai visto questi gioielli? Ecco quanto valgono: “non ci crederai”
Ecco perchè a partire da questo specifico contesto storico, il valore ha acquisito termini più precisi, non solo legati alla qualità dei materiali ma anche determinato dalla “firma” di griffe famose ma anche dallo stile artistico impiegato.
Ad oggi i gioielli più ricercati sono quelli sviluppati tra la seconda metà del 19° secolo e la prima metà del 20°, quindi quelli che fanno parte delle influenze Art Nouveau (1890-1910). Edwardiano (1901-1920), della Art Deco (1920-1935) e Retrò (1935-1940). Quelli di maggior valore sono realizzati a mano, hanno finiture di pregio e gemme mai incollate ma finemente incastonate, caratteristiche che non sfuggono ad un esperto di gioielli e che possono valere anche migliaia di euro se presentano qualche tratto distintivo che può rendere un esemplare più ambito sul mercato.
Dettagli particolari, gemme particolarmente pure e altri fattori spesso fanno la differenza tra un gioiello “comune” e uno raro.