Il conteseto economico attuale, pesantemente “modificato” dopo due anni di pandemia, alla quale è seguita una profonda condizione di crisi sia economica che concettuale, situazione che ha visto i recenti governi a prodigarsi e sviluppare una quantità di bonus e agevolazioni superiori alla media. Molti di questi sono stati confermati, spesso dopo opportune modifiche, e anche uno in particolare, legato al contesto delle ristrutturazioni continua a rappresentare uno dei più chiacchierati ma anche più utilizzati, ossia il SuperBonus 110, concepito durante il governo Conte II per agevolare i lavori di ristrutturazione degli immobili. Ma di recente è stato messo a disposizione un’altra forma di bonus per ristrutturare casa, di natura diversa.
Nuovo bonus per ristrutturare casa: ecco cosa devi sapere
Questo nuovo bonus “casa” che permette di ottenere una cifra massima pari a 48.000 euro, ossia la metà di un importo massimo di 96.000 euro, e rientra a pieno titolo nella lista delle agevolazioni previste per l’edilizia, anche se questa specifica agevolazione può essere utilizzata e richiesta a fronte di qualsiasi lavoro di ristrutturazione legato all’idea di aumentare la sicurezza dell’abitazione.
L’importo non prevede un pagamento effettivo in denaro sotto forma di rimborso, ma è una tradizionale forma di rimborso dei costi sostenuti in 10 rate annuali di uguale importo.
Qualsiasi acquisto e lavoro di ristrutturazione legata al contesto “sicurezza” come l’adozione di porte blindate, sistemi di allarme, di videosorveglianza a circuito chiuso, impianti anti-intrusione, se pagato con strumenti elettronici (bancomat, bonifici e quant’altro di “tracciabile”), è utile per l’ottenimento della detrazione, che può essere richiesta direttamente durante la tradizionale dichiarazione dei redditi. Questo bonus “casa” richiedibile fino al 31 dicembre 2022.
Durante la dichiarazione dei redditi, bisogna aggiungere il numero di fattura, l’importo, la data e la casuale di versamento e se abbiamo pagato con un bonifico bisogna inserire anche il codice fiscale identificativo del beneficiario del Bonus, la Partita IVA o il codice fiscale dell’incaricato ad eseguire i lavori.