I più giovani probabilmente non lo sanno oppure non possono ricordarlo, ma fino a non troppi anni fa il concetto di cellulare ha avuto una diffusione capillare soprattutto dagli anni 90 del secolo scorso, mentre per gran parte del secolo scorso per mettersi in contatto telefonicamente bisognava fare ricorso a strumenti oggi considerati “obsoleti” come il gettone telefonico e successivamente la tessera telefonica, entrambi strumenti che sono stati largamente utilizzati nell’ambito dei telefoni pubblici.
Strumenti per telefonare
I gettoni infatti hanno contraddistinto generazioni intere di italiani che hanno utilizzato questi strumenti con grande diffusione. Il ruolo del gettone è stato quello di sostituire le monete, così da ridurre i furti da parte dei malintenzionati, in quanto non costituiscono forme di emissioni monetarie in quanto tale.
Realizzati tendenzialmente in zinco ed ottone, la forma finale nonchè più diffusa del gettone è stata messa a punto nel 1945, con le proverbiali scanalature, concepite per favore l’inserimento nei telefoni pubblici. Nel 1952 è stata concepita la prima forma di cabina telefonica e alcuni anni dopo i gettoni sono stati unificati ed il modello è stato prodotto fino al 1980.
Tutti i gettoni di questo tipo presentano oltre alle scalanature anche 4 cifre che identificano l’anno e il mese di coniatura, quindi quello che riporta i numeri 7707 indica che è stato coniato nel 1977 e nel mese numero 07, ossia luglio. I gettoni sono stati utilizzati fino al 2001, anche se in quel periodo erano stati oramai sostituiti dalle tessere telefoniche.
Questo gettone telefonico 7707 vale €290: ecco quale. FOTO
Tra i numerosi gettoni coniati in questo specifico anno quelli più interessanti sono indubbiamente quelli con la sigla UT, ossia Urmet Costruzioni, una degli stabilimenti che erano adibiti alla coniatura. Un esemplare in buone condizioni vale dai 10 ai 25 euro, ma alcuni venditori sono riusciti a piazzare alcuni esemplari perfettamente conservati, senza il minimo accenno di usura per cifre superiori ai 200 euro per singolo esemplare.