Poche invenzioni sono riuscite ad entrare di diritto nella nomenclatura comune, nel linguaggio diffuso come Telepass è stato in grado di adempiere in pochi decenni, in quanto l’invenzione che permette di gestire e pagare in modo automatizzato il pedaggio autostradale, una forma di strumento che in pochi anni si è rivelato fondamentale per gestire e ridurre il traffico sulle varie autostrade. Il Telepass è gestito e determinato da una forma di abbonamento, che permette al singolo utente di associare a quello proprio fino a due targhe di veicoli così da garantire il riconoscimento al momento del passaggio in modo regolare.
Pedaggio automatizzato
Anche nel 2022 infatti il funzionamento di Telepass è cambiato poco nel corso del tempo, ed è basato sul riconoscimento tramite il dispositivo che viene fornito dalla compagnia omonima, e il ricevitore, che si trova alla base di un qualsiasi casello autostradale. Quando il veicolo che ne è munito si avvicina al casello, questo comunica con il transponder presente nel dispositivo e calcola il passaggio nonchè l’importo che viene poi “detratto” dall’abbonamento. Ma cosa succede se utilizziamo il Telepass in un’auto non “registrata” sul nostro abbonamento.
Telepass: non usarlo mai su un’altra targa o rischi grosso
Generalmente, niente di particolare in quanto il sistema primario di riconoscimento agisce come accennato in base al sistema a infrarossi, quindi non “tiene conto” della targa. Questa però viene controllata in altre condizioni, ad esempio se il casello presenta delle problematiche tecniche di qualche tipo. In questo caso una telecamera o fotocamera controlla la corrispondenza tra il veicolo ed il dispositivo e se questa non viene rilevata, il sistema fa pagare al proprietario dell’abbonamento l’importo della tratta più lungo possibile.
Questo è solitamente sufficiente a fare da “deterrente”, ma se il comportamento viene perpetuato a lungo da essere considerato “intenzionale”, si configura il reato di truffa, che può far scaturire multe di diverse centinaia di euro.