Da bambini capita di imbattersi nell’acetone di frequente, ma è un ostacolo che si può riscontrare anche in tutte le altre fasce di età. Si tratta fondamentalmente di una anomalia transitoria del metabolismo, attivata da una insufficienza di zuccheri. In mancanza di questi ultimi l’organismo che ha necessità di energia, inizia a bruciare grassi per produrla.
Allarme Acetone, un disturbo metabolico che sta colpendo i bambini
Se vogliamo capire più dettagliatamente cos’è l’acetone, dobbiamo partire da un presupposto. Il corpo umano per attuare tutte le sue consuete funzioni fisiologiche ha bisogno di energia che per essere generata necessita, a sua volta, di “carburante” che ottiene dal cibo, specialmente dai carboidrati.
Questi ultimi tramite il processo metabolico vengono mutati in zuccheri che, sotto forma di glucosio, dopo essere assorbiti dal sangue, danno l’energia essenziale a tutto il corpo. Questo è, in sintesi, L abituale meccanismo metabolico che, però, può trasformarsi per una serie di motivi. Uno di questi è lo scarso apporto di carboidrati nell’alimentazione con una derivata mancanza del “carburante” indispensabile per produrre energia bastante all’organismo che a questo punto attiva un processo alternativo per procurarsela: i chetosi.
Si tratta di un meccanismo complementare che consentedi ricavare l’energia di cui il nostro corpo ha bisogno dai grassi ammucchiati nelle cellule adipose. In seguito a questo processo metabolico diverso si riversano nel sangue molecole di scarto. Si tratta di consistenze acide chiamate corpi chetonici. Fino ad una certa misura il nostro corpo può sopportare la presenza di corpi chetonici, in modo da poter riprendere l’energia da utilizzare per le sue funzioni vitali.
L’acetone può manifestarsi come effetto di condizioni fisiche che implichino un particolare spreco di energia da parte del corpo. Può essere dovuto a diversi fattori. Può far seguito ad un episodio febbrile, ad un digiuno allungato, potrebbe seguire un periodo di stress emotivo o essere originato dell’abuso di alimenti numerosi grassi, come le merendine confezionate, le patatine o la cioccolata.
L’acetone può manifestarsi in seguito anche a condizioni fisiologiche e psicologiche. Che per essere combattete esigono un maggior quantitativo di energie e quindi di zuccheri, di glucosio. Queste se non sono a disposizione lasciano la strada libera a questo disturbo metabolico. Ecco dunque spiegato l’insorgere dell’acetone specialmente nei bambini.