Quando ci chiediamo di immaginare un cammello, una delle prime cose che ci vengono in mente sono le sue gobbe caratteristiche. Sono dei tratti distintivi di questo splendido animale, ma a cosa servono? E come mai ha le gobbe? Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere.
Un animale straordinario
Il cammello è un tipo di animale diverso rispetto a quelli che conosciamo maggiormente. Si tratta di un animale molto forte e in grado di caricarsi sul dorso fino a 450 kg. Riesce a percorrere quasi 50 km al giorno, ad una velocità sostenuta e il suo corpo riesce a sopravvivere alle escursioni termiche anche da -20 °C a oltre 50 °C. La gestazione delle femmine dura circa 13 mesi e la ‘cucciolata’ solitamente è composta da un solo esemplare. Inoltre riesce a stare per lunghi periodi senza idratarsi. Riesce a resistere senza acqua né cibo grazie all’acqua metabolica del grasso delle gobbe. L’acqua si trova nel suo flusso sanguigno; inoltre l’urina è molto concentrata, le feci secche e una termoregolazione particolare del corpo.
Le caratteristiche delle gobbe
Il tratto distintivo di questo animale è rappresentato di certo dalle due gobbe che si trovano sul dorso. Tipica anche di un altro animale selvatico desertico come il dromedario, la gobba non ha una funzione meramente estetica. Le gobbe, infatti, bensì rappresentano una fondamentale riserva energetica per l’animale. Il suo peso si aggira intorno ai 35 kg, poiché al su interno contiene riserve di cibo e acqua. Leggende narrano che il cammello affrontasse lunghi percorsi sotto il sole cocente senza bere, grazie alle riserve di acqua rappresentate dalle stesse gobbe. Ma è stato scientificamente dimostrato che questa affermazione è assolutamente falsa, poiché non si tratta di serbatoi di acqua! Fungono da cisterne ma non di acqua, bensì di grasso: è da questo che il cammello ricava le energie quando manca il cibo.
La funzionalità delle gobbe
Le gobbe dei cammelli non sono riserve d’acqua, ma, come avviamo detto, dei veri e propri serbatoi di emergenza in cui conservare il grasso, da cui possono trarre le energie quando il cibo scarseggia. La maggior parte dei mammiferi immagazzina il grasso in eccedenza in uno strato omogeneo, generalmente collocato intorno agli organi vitali, così da proteggerli e mantenerli al caldo. I cammelli, però, vivono in ambienti aridi caratterizzati da temperature diurne molto alte e, a differenza di molti altri loro colleghi mammiferi, hanno la continua esigenza di eliminare il calore in eccesso. L’evoluzione di questa specie ha così premiato quegli individui che, con il tempo, sono stati in grado di sviluppare un sistema alternativo per accumulare il grasso. Invece di essere distribuito in maniera più o meno omogenea lungo tutto il corpo, nei cammelli il grasso viene immagazzinato sul dorso: in due gobbe per i cammelli Asiatici, in una soltanto per i dromedari arabi.